Una notte da leoni per la Juventus, di ruggiti feroci, di quelli da far scricchiolare le travi dell’Allianz Stadium. Il popolo bianconero arde dal desiderio di vedere una zebra trasformata in una leonessa famelica e pronta ad azzannare la sua preda, martedì 1, alle 21:00, nel match con il Bayer Leverkusen valido per la seconda giornata del Gruppo D di Champions League. Dopo il 2-2 del Wanda Metropolitano di Madrid, contro l’Atlético, la Juve non potrà assolutamente concedersi il lusso di fallire l’appuntamento con la vittoria nella gara che la vedrà affrontare Le Aspirine guidate da Peter Bosz, poiché altrimenti il cammino verso l’accesso agli Ottavi dell’Europa che conta potrebbe complicarsi in modo irreparabile. Lokomotiv Mosca 3 punti, Juventus 1, Atlético Madrid 1, Bayer Leverkusen 0. Questa, al momento, la situazione di classifica del girone dei bianconeri, gruppo in cui i teutonici si sono arresi in casa (1-2) alla Lokomotiv nella partita d’esordio.
> JUVENTUS-BAYER LEVERKUSEN: LA CONFERENZA STAMPA DI SARRI
La Vecchia Signora giungerà alla sfida di martedì dopo aver regolato la Spal con punteggio di 2-0. Nel primo tempo i campioni d’Italia hanno disputato un match abbastanza scialbo, al piccolo trotto, mentre nella ripresa i ragazzi di Sarri, a tratti addirittura devastanti, sono saliti in cattedra creando occasioni da gol a iosa e calciando verso la porta spallina un’infinità di volte, attraverso un gioco assai brillante. Solo un Berisha (quasi) in stato di grazia, che al triplice fischio è stato costretto a ricorrere all’estintore per spegnere i suoi guanti in fiamme a causa delle numerosissime parate, ha evitato un passivo molto pesante alla sua squadra.
Il Leverkusen, a quota 13 punti dopo sei giornate di Bundesliga, con 11 gol realizzati e 7 subiti, ha vinto in trasferta contro l’Augsburg rifilandogli un netto 3-0. Privo degli infortunati De Sciglio, Danilo e Douglas Costa, Maurizio Sarri potrebbe disegnare un 4-3-1-2 formato da: Szczęsny; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanić, Matuidi; Ramsey; Cristiano Ronaldo, Dybala (Higuaín). Alle prese con il dubbio Bailey (acciaccato per un problema muscolare), Bosz sarebbe orientato a varare un 4-2-3-1 composto da: Hrádecký; Lars Bender, Tah, Sven Bender, Wendell; Aránguiz, Baumgartlinger; Bellarabi, Amiri (Bailey), Havertz; Volland.
Se la Juve ripartisse dall’ottimo secondo tempo contro la Spal potrebbe creare parecchi problemi alla retroguardia del Bayer Leverkusen. In fase di possesso, oltre a una circolazione di palla fluida, rapida ed estremamente efficace, Madama dovrà andare spesso e volentieri alla ricerca del terzo uomo, trama di gioco che, se sviluppata nella maniera corretta e con brillantezza, potrà essere davvero letale per la difesa delle Aspirine. Oltre a questo, un aspetto da tenere in considerazione sarà rappresentato dal tentativo di verticalizzare repentinamente soprattutto nelle situazioni di transizione positiva. Nella fase di non possesso bisognerà prestare massima attenzione in particolare sugli esterni, coprendo le fasce con applicazione e spirito d’abnegazione, questo perché le corsie laterali sono sfruttate spessissimo dai teutonici, per tentare di creare situazioni che mirano alla superiorità numerica. I rossoneri, in linea di principio, tendono ad alzare e ad aprire tantissimo gli esterni bassi per garantire ampiezza e fraseggiare corto in velocità segnatamente con le ali. Le sovrapposizioni, specie quelle esterne, sono un’altra peculiarità tattica dell’undici diretto da Peter Bosz, utilissime per dar vita agli uno-contro-uno, mentre nelle transizioni positive il diktat è l’attacco diretto volto ad aggredire la profondità. In fase di non possesso, generalmente, il Leverkusen effettua un pressing ultraoffensivo sul primo portatore di palla affinché si impedisca all’avversario di costruire dal basso con facilità e tranquillità. Nelle transizioni negative il Bayer si alza immediatamente per accorciare sull’uomo tramite una pronta riaggressione, tesa a recuperare in fretta il pallone nonché a soffocare sul nascere le ripartenze degli avversari.
La Juventus avrà l’obbligo di imporre fin dal calcio d’inizio il proprio gioco attraverso un ritmo sostenuto, giusto per mettere le cose in chiaro sin da subito. Occorrerà cinismo e spietatezza davanti al portiere dei tedeschi, in modo tale da sfruttare al 100% le occasioni da rete prodotte. La vittoria sarà indispensabile per facilitare il percorso verso la qualificazione. Tre punti senza dubbio alla portata della formazione di Maurizio Sarri, nettamente superiore rispetto a una compagine temibile, da rispettare, ma tutt’altro che irresistibile. A spingere la Juventus ci sarà un Allianz Stadium infuocato, con 40.000 cuori bianconeri traboccanti d’amore e smaniosi di veder trionfare la loro squadra in una sfida europea dalla straordinaria importanza.