Calciomercato Juventus

Centrocampo Juve: Locatelli e Rovella titolari il prossimo anno?

Con pochi soldi da spendere la Juventus punterà sui giovani italiani per rinfrescare la mediana

Con pochi soldi a disposizione e tante plusvalenze da fare, il prossimo sarà il mercato più creativo della Juventus, anche e soprattutto a centrocampo. Si punterà su elementi giovani e italiani e in questo identikit rientra perfettamente Manuel Locatelli, classe 1998 attualmente in forza al Sassuolo. L’ex Milan è il primo nome sulla lista di Fabio Paratici, che sta lavorando da tempo per trovare la formula giusta con il club neroverde. Il ragazzo ha sostanzialmente dato il suo sì di massima e a Torino verrebbe a guadagnare circa 2,5 milioni di euro, contro i 700mila euro attuali.

Juve e Sassuolo lavorano ad una formula simile a quella che ha portato in bianconero dalla Fiorentina Federico Chiesa: prestito con obbligo di riscatto con pagamento dilazionato, per un totale di 40 milioni. Possibile che nell’operazione rientrino una o più contropartite tecniche, ma non Radu Dragusin, il cui agente ha dichiarato ieri che ha rinnovato fino al 2025 dopo le rassicurazioni sulla permanenza a Torino. Potrebbe invece partire Nicolò Fagioli, centrocampista classe 2001 che ha bisogno di giocare per proseguire nel suo percorso di crescita.

Centrocampo Juve: Rovella il 2° rinforzo?

Tra le sue possibili destinazioni c’è appunto il Sassuolo, ma occhio al Genoa, perché secondo la Gazzetta dello Sport, potrebbe sbarcare a Torino in anticipi Nicolò Rovella. Il giovane centrocampista rossoblu, che la Juve ha pagato 18 milioni più 20 di bonus, domani sarà titolare allo Stadium e anche se l’accordo prevede un altro anno di prestito in Liguria, i bianconeri valutano uno sbarco a Torino anticipato. Sono in corso delle valutazioni, ma è chiaro che i rinforzi per il centrocampo della Juventus 2021-2022 non possono essere Locatelli e Rovella. Ok il ringiovanimento della rosa, ma se non hai al contempo elementi di esperienza e forti, non solo non te la puoi giocare a certi livelli, i giovani non possono nemmeno migliorarsi.

Condividi
Pubblicato da
Alberto Zamboni