Caso plusvalenze e i rischi per la Juve: i tre scenari

Il caos legato alle indagini sulle plusvalenze fa sempre discutere in casa Juve. Il prossimo 20 gennaio il Procuratore Federale Giuseppe Chinè deciderà in merito al ricorso della FIGC sulla riapertura del caso che ha già portato all’assoluzione di tutti gli imputati – nove club coinvolti più 52 dirigenti in totale. Quali sono gli scenari che si prospettano e, come si dice spesso, cosa rischia la Juve.

Plusvalenze, cosa rischia la Juve

 (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

La Corte d’Appello della FIGC ha fissato l’udienza per il processo sulle plusvalenze. Dopo la richiesta della Procura federale per la riapertura del caso che ha portato all’assoluzione di tutti gli imputati, i nove club coinvolti dovranno presentarsi davanti alla Corte il prossimo 20 gennaio alle ore 12.30. Juventus, Empoli, Parma, Genoa, Sampdoria, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e Novara ma anche 52 dirigenti. L’udienza deciderà se le nuove prove acquisite dalla Procura siano sufficienti alla revocazione dei proscioglimenti – e dunque all’apertura di un nuovo processo – o il non luogo a procedere.

Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, questa udienza avverrà prima dell’udienza penale che deciderà se rinviare a giudizio i dirigenti della Juventus. Gli scenari al momento sono due, qualora si decidesse per la sanzionabilità degli imputati. Uno prevede la violazione del comma 1 dell’articolo 31 con la configurazione di un illecito amministrativo. In tal caso le pene sarebbero nell’ordine di ammende e squalifiche. L’altro scenario prevede la violazione del comma 2, ossia che l’illecito amministrativo sia decisivo per ottenere la licenza per l’iscrizione al campionato. Questa seconda via comporterebbe penalizzazioni o retrocessioni. Anche se l’ipotesi è remota, vista la difficoltà di oggettivizzare il valore dei calciatori, e quindi delle plusvalenze, in un processo.

Il terzo scenario

 (Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

 

C’è poi un terzo scenario, conseguente al terzo filone di indagini, cioè quello legato alla manovra stipendi. Anche in questo caso si fa riferimento all’articolo 31, con le stesse modalità di violazione e le stesse sanzioni in caso di accertamento della violazione. Oltre alla Juventus, in questo caso, rischiano anche Atalanta, Sassuolo e Udinese – queste ultime 3 non coinvolte nel primo processo.