Bonucci: “Fortunato a poter tornare dal Milan alla Juventus”

Leonardo Bonucci protagonista della puntata del 2 maggio di ‘A raccontare comincia tu’: le parole del difensore della Juventus

Leonardo Bonucci è stato il protagonista della puntata di ‘A raccontare comincia tu’ di ieri sera. Assieme alla moglie Martina Maccari, il numero 19 della Juventus ha raccontato alcuni aspetti noti e altri meno noti della sua vita. A partire dal 2017, quando ci fu la famosa lite con Allegri, lo sgabello di Oporto e infine la cessione estiva. “Noi venivamo dall’esperienza di Matteo, è stato un anno intenso e ho vissuto delle cose contro di me. Sentivo che mancava qualcosa. Poi col passare del tempo ho capito che in quel momento la mia lucidità non era al 100%. L’anno al Milan mi ha fatto crescere – ammette Bonucci davanti a Raffaella Carrà – , ma ho avuto la fortuna di potere tornare e sono felicissimo”.

Il rapporto con la Juve si è ricucito, ma di quel periodo rimarrà la profonda ferita degli insulti subiti sui social network. “Quello che mi è dispiaciuto è che a offendermi fossero soprattutto ragazzini di 12-14 anni. Se basta un trasferimento per questo – sottolinea – , non oso immaginare cosa può succedere ai nostri figli fuori”.

Tornando al calcio, Bonucci ringrazia Antonio Conte, il tecnico che dopo averlo lasciato anche in panchina inizialmente, ha introdotto alla Juventus la difesa a tre, lo schieramento più congeniale al difensore di Viterbo. “È stato fondamentale per la mia crescita e per diventare un giocatore internazionale, mi ha dato un modo nuovo di interpretare la partita. Allegri? Ci sono quasi sempre delle correzioni tattiche che ci permettono di andare più forte – rivela – , poi ci sono stati dei momenti in cui è volata la lavagna”.

Bonucci: “Rifiutata un’offerta dalla Cina”

Quanto alla Juventus, ormai Bonucci ha fatto sua da tempo la filosofia del club di Andrea Agnelli: “La vittoria è l’unico risultato che alla Juventus è permesso. Quando entri nel mondo Juve ti rendi conto che il pareggio non è consentito. Agnelli è una persona squisita, parla tanto con noi. È una persona lungimirante. Otto anni fa lo stadio di proprietà sembrava impensabile. Avevo ricevuto un’importante offerta dalla Cina ma ho rifiutato. Non fa per me. Io allenatore della Juventus? Allegri può stare tranquillo, c’è ancora tempo. Se ne parla tra 10-12 anni”, conclude.