Federico Bernardeschi, numero 33 della Juventus, è stato uno dei protagonisti dell’evento “Undici”, promosso dal club bianconero e svoltosi ieri sera nel cuore di Milano. Il fantasista di Carrara ha subito tranquillizzato tutti sulle proprie condizioni di salute: “Mi sto allenando con la squadra purtroppo ci sono ancora dei fastidi fisiologici, bisogna aspettare che facciano il loro corso. Già è un grande successo che mi possa allenare con la squadra senza aver fatto operazioni. Sì – insiste – , ora è esclusa al cento per cento. Da quel punto di vista siamo tranquilli”.
Il suo rientro spera possa avvenire nel match del 22 aprile contro il Napoli, ma intanto la Juve deve superare oggi lo scoglio Sampdoria all’Allianz Stadium: “La data è quella. Io scalpito e voglio accelerare i tempi. Milan-Napoli? Noi dobbiamo fare la nostra partita ed essere concentrati sulla Sampdoria. Ci hanno già battuto, sono una squadra molto organizzata, però stavolta giocheremo davanti ai nostri tifosi. Le prossime tre gare sono tre finali, un mini- ciclo molto importante. Siamo concentrati su scudetto e Coppa Italia. Devo dire che ci sarà da divertirsi, vedrete una Juventus arrabbiata”.
Insomma, inevitabile tornare alla notte di Madrid, alla qualificazione alle semifinali di Champions solo sfiorata e allo sfogo di capitan Buffon, del quale ancora si parla a distanza di diversi giorni. “Gigi è un esempio per tutti – ribadisce Bernardeschi – , lo è stato per vent’anni ed è un grandissimo campione. È un uomo passionale, che vive di grandi emozioni, come tutti nel calcio. Ci sta che fosse deluso sul momento per un rigore dubbio. Fa male a tutti. Io a 24 anni non posso permettermi di giudicare un campionissimo come Buffon, che tra l’altro è stato un esempio per il calcio italiano e mondiale negli ultimi 20 anni. Ci siamo dimostrati alla pari dei campioni d’Europa, è una grandissima soddisfazione e una testimonianza del fatto che la Juve in Europa abbia raggiunto livelli altissimi”.