Federico Bernardeschi ci sa fare anche con i bambini: il numero 33 della Juventus è stato protagonista dell’incontro con i Junior Member ai quali ha risposto con pazienza e sempre il sorriso sulle labbra. “Su un’isola deserta porterei un pallone, i miei cani e la mia ragazza”, ha ammesso Bernardeschi parlando della propria vita privata. Dopo aver ricordato di aver scelto la numero maglia 33 come gli anni di Gesù, ha rivelato quali siano stati i calciatori che gli piacevano di più quando ha iniziato a giocare a calcio. “Da piccolo sognavo i grandi numeri 10 come Del Piero e Totti”.
I sogni nel cassetto? Quelli di ogni grande calciatore, ossia primeggiare a livello internazionale: “Ho due sogni nel cassetto: vincere la Champions League e vincere un Mondiale”, ha ammesso. Infine, i consigli per i giovani calciatori, che dovranno essere i campioni di domani: “Quando il mister ti sgrida – ha risposto ad un bimbo – devi essere contento, vuol dire che tiene a te e ti sta dando consigli per migliorarti. Il mio consiglio è innanzitutto quello di divertirvi e credere sempre nei vostri sogni, di impegnarvi sempre, di avere spirito di sacrificio, sani principi, essere umili e guardare sempre le cose con positività”. Fermo ai box per un infortunio al ginocchio che gli potrebbe far terminare anzitempo la stagione, Bernardeschi ha confermato di essere un ragazzo molto ma molto maturo.