Rodrigo Bentancur Colman era uno degli osservati speciali dello Juventus Summer Tour americano. Erano in tanti a chiedersi come mai la Juve avesse deciso di riscattare il giovane centrocampista uruguayano dopo aver avuto una brutta esperienza con Vadala. Per di più, con il tesseramento di Bentancur, la dirigenza bianconera ha occupato uno dei due slot extracomunitari (l’altro è stato riservato a Douglas Costa), non potendo più puntare su altri top player nel mirino per altri ruoli. Una scelta che ha sollevato dure critiche nei confronti del dg Beppe Marotta e del diesse Fabio Paratici.
Alla luce di quanto visto nelle tre amichevoli americane, un bilancio comunque parziale, Bentancur è promosso. Nonostante la sua giovane età – ha compiuto 20 anni poco più di un mese fa – l’ex Boca Juniors ha grande personalità e per di più ha dimostrato di avere disponibilità e qualità per adattarsi a diversi ruoli. Contro il Barcellona ha esordito nel ruolo di trequartista sinistro dietro la punta Mandzukic, fornendo almeno due assist importanti per Higuain e Pjanic.
Contro PSG e Roma, invece, lo si è visto davanti la difesa, in un centrocampo a tre del quale era il regista “alla Pirlo” supportato da due mezzali. Mezzala, un altro ruolo che ha svolto sia al Boca, sia con la nazionale uruguayana Under 20. Sia ben chiaro, non è un fulmine di guerra, dunque attendersi le ripartenze veloci da questo ragazzo non è propriamente il massimo. Bentancur ha comunque dimostrato di avere grande visione di gioco, ottime geometrie e quella sì, “velocità di testa” nello scegliere la giocata migliore per sé e per i compagni. Cosa da non trascurare, si fa rispettare nei contrasti aerei, quindi possiamo concludere che il ragazzo è pronto a dare una grossa mano.
C’è ancora un mese di mercato circa, ma difficilmente la Juventus si priverà di un elemento così dopo aver ormai occupato uno slot da extracomunitario, che non potrà essere “restituito”. Bentancur è pronto per ritagliarsi il suo spazio in una stagione che si prospetta lunga e difficile per la Signora, visto che le avversarie si sono rafforzate. Volontà e determinazione non gli mancano, ma è soprattutto l’umiltà ad aver colpito di più: l’uruguayano ha una voglia di imparare dai top player con cui si allena, che fanno molto ben sperare per il prosieguo della stagione.