Nonostante l’incertezza sulla data esatta dell’eventuale ripresa della Serie A regni ancora sovrana, il mercato inizia già ad entrare nel vivo. Dunque, la Juventus si sta guardando attorno per migliorare l’organico in vista della prossima stagione. Per ciò che concerne la terra di mezzo, reparto che necessita di un serio restyling, la dirigenza bianconera ha puntato gli occhi su Arthur Melo, centrocampista del Barcellona legato al club catalano da un contratto in scadenza il 30 giugno 2024. La Vecchia Signora e i Blaugrana sembrerebbero orientati su uno scambio alla pari con Miralem Pjanić, ma almeno per il momento il calciatore brasiliano non parrebbe intenzionato a lasciare gli Azulgrana. Quindi, qualora la trattativa andasse in porto, i tempi per la definizione dell’operazione potrebbero essere piuttosto lunghi.
Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo, conosciuto da tutti semplicemente come Arthur o Arthur Melo, ha emesso i primi vagiti il 12 agosto 1996 a Goiânia. Forgiatosi nelle giovanili di Goiás e Grêmio, debutta con la prima squadra di Porto Alegre l’11 dicembre 2016 contro il Botafogo. L’11 marzo 2018 il Barcellona comunica di aver raggiunto un accordo con il Grêmio per l’opzione di acquisto a titolo definitivo del brasiliano, da esercitare entro il luglio successivo. Infatti, il 9 luglio, la società catalana ufficializza l’acquisizione di Arthur. Veste per la prima volta la maglia del Barça il 12 agosto 2018, match nel quale è in campo dal primo minuto in Supercoppa Spagnola con il Siviglia, gara che gli consente di sollevare al cielo il primo trofeo con la sua nuova squadra. In Liga, invece, Arthur Melo registra la sua prima presenza il 18 agosto seguente nella gara contro il Deportivo Alavés, mentre il suo primo gol con la casacca blaugrana lo realizza alla terza giornata del campionato 2019-2020, nella partita con l’Osasuna. Per quanto riguarda la Nazionale brasiliana, Arthur partecipa con l’Under 17 al Campionato Sudamericano del 2013, e nel 2017 arriva la convocazione, per la prima volta in assoluto, da parte della Seleção. Con i “grandi” esordisce il 7 settembre 2018 in amichevole con gli Stati Uniti. Poi, grazie alle soddisfacenti prestazioni offerte con il Barcellona, si guadagna la titolarità della Nazionale Verdeoro, che lo convoca per la Copa América 2019. In questa competizione Arthur Melo brilla particolarmente, firmando anche l’assist del 2-0 di Gabriel Jesus nella finale vinta 3-1 dal Brasile contro il Perù. Inoltre, l’eccellente rendimento di Arthur in Copa América, gli vale l’inserimento nell’undici migliore della competizione. Ad oggi, in tre anni e mezzo di carriera in prima squadra, il palmarès del giocatore brasiliano recita così: 1 Coppa Libertadores con il Grêmio (2017), 1 Campionato Gaúcho sempre con il Grêmio (2018), 1 Supercoppa di Spagna con il Barcellona (2018), 1 Liga Spagnola con il Barcellona (stagione 2018-2019) e 1 Coppa America con il Brasile (2019).
1.72 x 66 kg, non esattamente dalla struttura fisica ciclopica, Arthur è un destro naturale collocabile da vertice basso in un centrocampo a 3, ma anche impiegabile sul centrodestra o centrosinistra e, all’uopo, da trequartista. Nel suo ricco bagaglio tecnico spiccano il passaggio filtrante, la capacità di difendere il pallone e di destreggiarsi nello stretto grazie alle sue notevoli qualità tecniche e il tiro potente e preciso dalla media-lunga distanza. Assai abile nel servire i suoi compagni anche attraverso chirurgici lanci lunghi, Arthur Melo brilla inoltre per un poderoso cambio di passo che, sovente, gli consente di effettuare pericolosissime scorribande offensive. Spesso soggetto a problemi fisici, nello specifico all’infiammazione dell’osso pubico, Arthur Melo è comunque un profilo indubitabilmente interessante. Nell’idea di Juventus e Barcellona, ma soprattutto nella testa dello stato maggiore bianconero, il brasiliano dovrebbe raccogliere l’eredità di Pjanić, che invece di vestire i panni del “pianista”, a causa del suo rendimento a dir poco ondivago, purtroppo ha troppe volte indossato quelli del “campanellista di bicicletta”. Pertanto, dal punto di vista anagrafico, visto e considerato i sei anni di differenza fra il bosniaco e Arthur, nel caso in cui lo scambio si concretizzasse la Juve farebbe un affare. Ma in realtà, per compiere un definitivo e decisivo salto di qualità in mediana a livello internazionale, Paratici e i suoi dovrebbero andare all-in su un vero top player davvero in grado di fare la differenza al 100% e di cambiare radicalmente il volto della squadra.