Arrivabene: “Sarà un mercato strano, ecco cosa mi aspetto in estate”

Maurizio Arrivabene ha parlato di mercato, ma non solo, alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter

Maurizio Arrivabene ha parlato a Sky Sport alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter. L’amministratore delegato bianconero si è soffermato sul prossimo mercato estivo, gettando acqua sul fuoco in mezzo alle tante voci che circolano sui media: “Sarà un mercato strano con il Mondiale, non mi aspetto tante operazioni – argomenta – Quest’anno sarà più importante quello di gennaio. Per la Juventus la volontà è quella di fare degli investimenti sostenibili e per il momento non c’è nessuna intenzione di fare colpi di teatro”.

Arrivabene: “Giudizio positivo sulla stagione”

Quanto alla gara di stasera, Arrivabene ammette chiaramente che la Juve voglia chiudere la stagione con un trofeo: “È una finale ed è importantissima. Il primo obiettivo era quello della qualificazione in Champions ed è stato raggiunto. Il giudizio sulla stagione è positivo – aggiunge – perché abbiamo raggiunto quello che ci eravamo prefissati. La partita contro l’Inter è un altro capitolo e non sposta l’ago della bilancia. Tra il primo e il quarto ci sono tante chiacchiere e noi non siamo abituate a queste. Dobbiamo impegnarci a salire sempre di più”.

Le questioni Vlahovic e Chiellini

A proposito di Dusan Vlahovic, l’acquisto roboante di gennaio che non segna da tre partite, poi, l’ad bianconero è tranquillo: “Dusan non si discute. Ricordo agli juventini Ibrahimovic che al primo anno lo criticavano sempre, poi l’anno dopo è esploso. Si tratta solo di dare fiducia al giocatore e di farlo crescere in pace. Il suo talento è evidente – insiste – ma necessita di tempo per esprimere quello che vale. Anche se secondo me ha già fatto vedere qualcosa”.

Infine, una battuta sul probabile addio di Giorgio Chiellini: “Merita grande rispetto. Sicuramente starà pensando al suo futuro e quando prenderà una decisione che sia l’una o l’altra lo saluteremo con onore in un caso o ce lo terremo stretto nell’altro”, conclude.