Interviste

Allegri: “Ronaldo resta, ecco cosa servirà per vincere a Udine”

La conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Udinese-Juventus

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Juventus. Il tecnico livornse ha subito chiarito che partita si aspetta dalla sua e dalla squadra avversaria. “È la prima di campionato. Come dico sempre, la prima è sempre molto difficile, perché troviamo una squadra forte fisicamente. L’hanno scorso sono stati secondi per occasioni da reti concesse, non hanno subito gol da angolo. Sono bravi in contropiede e ben strutturati dietro. Dobbiamo essere pronti e sapere che per venire via da Udine con la vittoria serve una prestazione solida e tecnica con grande pazienza. Sono una squadra, noiosa da giocarci contro”, spiega.

Allegri: “Ronaldo mi ha detto che resta”

Tra gli argomenti più dibattuti c’è inevitabilmente il futuro di Ronaldo: Allegri chiude rapidamente ogni rumor di mercato. “È a disposizione, gli ho dato mezza giornata di riposo. È una gestione di squadra, per noi è un valore aggiunto. Garantisce un numero importante di gol e bisogna lavorare di squadra per esaltarne le qualità. Cristiano si è sempre allenato bene, dei rumors ho letto solo sui giornali. Non ha la volontà di lasciare la Juventus. A me ha detto che resta”.

La rinascita di Dybala

Quanto a Paulo Dybala, poi, Allegri puntualizza: “Non si discutono le sue qualità. Quest’anno si è presentato come il primo anno, con la voglia di riconquistarsi la Juventus. Le ultime due annate non sono state all’altezza delle sue potenzialità. Si è presentato diverso mentalmente e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. Poi lui è bravo. Ma serve allenarsi con intensità – insiste – se no poi le prestazioni calano. Fascia di capitano? Se gioca l’ha Dybala, sennò no”.

A centrocampo, sembra scontata la presenza di Ramsey, mentre Locatelli andrà in panchina con la prospettiva di giocare uno spezzone. “Aaron sta migliorando davanti alla difesa, è cresciuto molto. Si fa trascinare troppo dall’azione, deve correre meno. Sono contento dell’arrivo di Locatelli, è cresciuto molto ed è diventato un giocatore importante. Non è in condizione ottimale, ha bisogno di un po’ di lavoro. Domani verrà a Udinese e se ci sarà occasione farà 15-20 minuti. Dopo la sosta sarà pronto”.

Quanto al campionato, Allegri prevede una lotta scudetto equilibrata che si concluderà con ogni probabilità con un arrivo al fotofinish. “Sarà molto equilibrato il campionato. Bisogna viaggiare a velocità di crociera di 80. Non bisogna avere picchi di 30 o 100. La favorita? Di solito è chi vince lo scudetto. Noi siamo tra queste 6-7 squadre che puntano a vincere. Noi cerchiamo di vincere la prima partita. I giocatori che ho a disposizione sono molto bravi e ci faranno vincere. Dobbiamo affrontare ogni partita con grande rispetto dell’avversario. Per vincere lo scudetto serve sacrificio quotidiano. Per giocare a calcio serve tecnica, solidità e trovare velocemente un equilibrio. Se no sali sulle montagne russe e non puoi competere per il campionato”.

Che Allegri sarà quello che torna dopo due anni sabbatici? “Sono un po’ invecchiato, quest’anno hanno ributtato dentro tutti i vecchi: me, Spalletti, Sarri… I dubbi ci devono essere – ammette – perché creano maggiore attenzione, soprattutto quando le cose vanno bene. Quest’anno come tutti gli anni la Juve parte per vincere tutte le competizioni. Facciamo una cosa alla volta e cerchiamo di vincere la prima. I protagonisti sono sempre i giocatori e non gli allenatori. Il più bravo è chi fa meno danni. In conferenza ci divertiamo a sfotterci un po’ ma noi dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni ottimali per rendere al meglio. Si lavora per ottenere risultati. Bisogna cercare di arrivare a vincere che è quello che conta. Attraverso gioco , solidità, equilibrio. Ci sono tante componenti. Io non devo dimostrare niente ma mettermi a disposizione di questa rosa. Quello che è successo negli ultimi 5 anni rimane nel muso. Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’Oro ma se sbaglia questo anno alla Juve si ricorderanno di questo. Se Chiesa sbaglia partita domani, non è che si dirà che ha fatto un grande Europeo. Dopo l’Udinese dovremo essere concentrati sull’Empoli. Quello che è fatto rimane, ma bisogna mettersi tutti a disposizione per creare i presupposti per rendere meglio”.

Il dribbling sul mercato

Infine, il mercato, argomento del quale Allegri non vuole parlare, come sempre: “Ci pensa la società con cui sono in sintonia. Ho detto che sono molto contento dei giocatori che ho a disposizione. Bisogna creare valore e migliorare i giovani. L’anno scorso è stato fatto un buon lavoro – conclude – perché sono stati vinti due trofei, si è arrivati in Champions e molti ragazzi sono cresciuti”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni