Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Udinese, tornando anche sulla Supercoppa persa contro l’Inter. “Non è questione di reazione, la Supercoppa è una partita secca e il campionato è diverso. Domani sarà una partita diversa dall’Inter e dalla Roma. Bisogna fare una partita tecnica e cercare di vincere, invertendo la tendenza con le medio-piccole. L’Inter è la squadra più forte del campionato e della stagione. Era una partita secca comunque. La squadra sta mettendo tutto l’impegno per ottenere i risultati: all’inizio l’altra sera eravamo sfavoriti, la squadra ha fatto molto bene sotto il piano dell’impegno. Sono contento dei ragazzi. Dovevamo migliorare una volta andati in vantaggio”.
A proposito della formazione, il tecnico livornese preannuncia cambiamenti: “Abbiamo giocato 120′ negli ultimi giorni. Stiamo tutti abbastanza bene a parte che Danilo non è a diposizione e Bonucci che ha avuto un risentimento e lo riavremo dopo la sosta. La rosa della Juventus è questa. Con questi giocatori dobbiamo arrivare nel migliore dei modi alla fine della stagione, cercando di centrare i primi 4 posti e andando avanti in Champions. Martedì abbiamo la Coppa Italia e dobbiamo rimanere concentrati su questo. Stiamo lavorando bene, cercando di ottenere il massimo dei risultati. Pellegrini è pronto, potrebbe giocare dall’inizio. De Sciglio ha fatto una buona partita, così come Alex Sandro che ha fatto una buona partita l’altra sera sull’aspetto difensivo. Poi è successo quell’errore ma nel calcio può capitare. Rientra Szczesny e ho il dubbio tra Kulusevski e Bernardeschi che hanno fatto una buona partita. Su Szczesny sono passati i 15 giorni ed è a posto. Rabiot? Ha fatto una bella partita uno contro uno con Barella. È votato al sacrificio, è una piacevole sorpresa, prestazione buona per quello che doveva fare. Dubbio tra Bernardeschi e Kulusevski, hanno fatto belle partite? Domani i cambi determineranno la partita, ne abbiamo 5. McKennie punto fermo? No, si muove. Ha fatto 16 km, si muove abbastanza. È cresciuto, migliorato come tutta la squadra. L’importante è che non possiamo giocare sotto ritmo, con grande rispetto per qualsiasi avversario. Chiellini pensavo di trovarlo tra una decina di giorni, stamattina respirava. No, non gioca. De Ligt e Rugani”.
Inevitabile parlare del rinnovo di Paulo Dybala, che continua a non arrivare. Allegri non vuole sentir parlare di calciatori che si impegnano meno perché sono in scadenza. “I contratti sono valutazioni societarie. Ci sono trattative, non mi riguarda. Dybala l’ho cresciuto: è arrivato da Palermo che era un bambino – ricorda – Ha acquisito esperienza: causa infortuni l’abbiamo avuto meno, ora mi aspetto molto da lui in fase realizzativa, di prestazioni. Paulo è un grande giocatore. C’è troppo stupore su questa cosa. In tutti i lavori, anche i manager d’azienda arrivano a fine contratto ma non è che si impegnano meno. Il calcio è sempre basato sul terreno verde: bisogna andare in campo e fare. Anche i calciatori a volte vogliono cambiare aria, ma fino alla fine devono giocare. Se vai in campo e fai male non trovi contratto né alla Juve e né da nessuna parte”.