Allegri prima di Juve-Cagliari: “Ora riattacchiamo la spina”

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Cagliari, gara d’esordio del campionato di Serie A 2017-2018

Massimiliano Allegri si è presentato in conferenza stampa all’ora di pranzo per parlare di Juventus-Cagliari. Sarà la gara di esordio del campionato di Serie A 2017-2018 e i sei volte campioni d’Italia vogliono partire con il piede giusto per riscattare subito la Supercoppa persa contro la Lazio.

“Dobbiamo trovare stimoli nuovi – esordisce Allegri – perché quando si vince così a lungo, e fai bene in Europa, porti le altre a rinforzarsi. Bisogna alzare l’asticella, Queste due partite prima della chiusura del mercato sono difficili perché ci sono molte distrazioni. Potremo fare una grande Champions solo se faremo un grande campionato”.

Allegri e il mercato “lungo”

Già, il mercato: il tecnico livornese lascia intendere di aspettarsi ancora qualcosa e sottolinea che Matuidi non sia ancora un calciatore bianconero.

“Oggi parlare di mercato non ha senso, perché inizia il campionato che è sempre un’incognita. A centrocampo – aggiunge – abbiamo bisogno di un giocatore in più e Matuidi al momento non è ancora un nostro giocatore. Ho parlato con Sokratis? Non è assolutamente vero”.

C’è curiosità tra tifosi e addetti ai lavori per leggere la prima formazione della stagione da parte di Allegri che, come al solito, fa catenaccio.

“Contro la Lazio abbiamo giocato un primo tempo molto brutto, sbagliando troppi palloni tecnicamente. Non possiamo permettercerlo, perché non possiamo prendere gol in campo aperto perdendo pallone in uscita. La condizione è approssimativa perché ci siamo trovati insieme il 22 luglio, siamo forti fisicamente e ci vuole tempo. I più piccolini sono già in condizione, ma non ho ancora deciso la formazione. Abbiamo riattaccato la spina? Sì, le amichevoli sono andate troppo bene, speravo di fare peggio. De Sciglio? Ha qualità importanti e ha bisogno di un percorso per tornare a fare quello che sa fare. Non ha perso le qualità, ma deve tornare a fare quello che sa fare”.

Insomma, Juventus ancora favorita per lo scudetto e tutte le altre ad inseguire:

“Lo siamo se tutti, tutti, ma proprio tutti, si mettono a lavorare seriamente e a testa bassa. Se siamo presuntuosi e pensiamo di vincere di sicuro, non saremo più i favoriti. Partiamo da zero come tutti e quest’anno – insiste – il campionato sarà più equilibrato con una media-scudetto più bassa. Dobbiamo stare calmi e lavorare con equilibrio e senza pensare a quello che dobbiamo vincere. Non facciamoci prendere da troppo entusiasmo o troppa depressione. Sarà importante arrivare a marzo ed essere in corsa per tutti gli obiettivi”.

Allegri: post Cardiff come post Berlino?

Qualcuno vede analogie tra la Juve che è ripartita dopo la finale persa a Berlino e quella che riparte ora dalla sconfitta di Cardiff…

“Ci sono analogie tra il post finali perse. Ecco perché dovremo entrare nella stagione piano piano, ma dobbiamo stare attenti. Saremo bravi a restare ordinati e lavorare bene. È un messaggio che do a tutti, anche a me stesso. Per restare a certi livelli la normalità dev’essere di fare grandi stagioni. L’equilibrio mentale è fondamentale. Quello che hai fatto rimane scritto, ma il futuro è sempre in discussione e il passato non conta più niente. Bisogna riallinearsi e dimenticare ciò che è stato. I giocatori devono essere responsabili del loro comportamento, non farò la guardia. Ho l’obiettivo di vincere 4 scudetti di seguito, i giocatori hanno il loro obiettivo. Poi ci saranno i Mondiali. Se non saremo concentrati difficilmente faremo una grande stagione”, le parole di Allegri riportate da ‘Sportmediaset’.

Infine, una battuta sulla VAR, la moviola in campo, riuscirà finalmente a placare le polemiche arbitrali?

“È uno strumento nuovo, vediamo come si svilupperà. Al momento può dare dei vantaggi, ma bisogna vedere come verrà gestito. Quella è la parte più difficile. Sfrutterò le pause come timeout”, conclude.