Allegri: “Per la Juve ho detto no al Real, ma non sarò una bandiera come Buffon e Del Piero”

Massimiliano Allegri torna a parlare delle voci sul Real Madrid e sul suo futuro alla Juve in un’intervista rilasciata alla rivista Stile Mese

Massimiliano Allegri torna a parlare dell’offerta ricevuta dal Real Madrid e rispedita al mittente nei mesi scorsi. Subito dopo le dimissioni di Zinedine Zidane, il presidente degli spagnoli, Florentino Perez ha contattato il tecnico bianconero, poiché nelle passate stagioni gli ha fatto sempre un’ottima impressione. Nulla da fare, però, perché Allegri, pur sapendo che certi treni possono passare una sola volta nella vita, ha preferito rimanere alla Juve. “Il Real Madrid è il club più grande al mondo ma io avevo dato la mia parola alla Juventus – dichiara Allegri alla rivista Stile Mese – . Essere accostato ad una società come il Real mi ha riempito d’orgoglio ma gli ho detto di no perché avevo preso un impegno con il presidente Andrea Agnelli. I motivi del mio rifiuto sono stati due: massimo rispetto per la Juve e mantenimento della parola. Con questi argomenti ho serenamente declinato la chiamata da Madrid”.

Dopo aver sfiorato due volte la Champions League, l’ex allenatore di Cagliari e Milan vuole provarci almeno un’altra volta e quest’anno avrà anche un’arma in più rappresentata da Cristiano Ronaldo. “Io una bandiera come Buffon o Del Piero? Assolutamente no – risponde infine Allegri – , non voglio essere equiparato a loro. Sono giocatori che hanno scritto la storia della squadra, io sono qui da quattro anni”. Il contratto con la Juventus andrà in scadenza a giugno 2020, ma l’impressione è che già a metà del prossimo campionato si capirà se il mister rimarrà a Torino oppure no.