Allegri: “Infortunati? Abbiamo sbagliato qualcosa, ecco quando rientrano”

Massimiliano Allegri alla vigilia di Juventus-PSG: “I giovani devono fare un percorso, senza 3 giocatori importanti da inizio stagione”

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-PSG, ultimo turno della fase a gironi di Champions League. “Per domani, a parte Locatelli, non recupero nessuno – esordisce il tecnico livornese – Giocatori importanti per fare la partita ne abbiamo, avremo dei giocatori che hanno giocato a Lecce, qualche giovanotto. Sarà un buon test anche per loro. Domani è una partita importante. Oggi è una conferenza strana, la prima che faccio dopo 12 anni senza il passaggio del turno in Champions. Domani è decisiva per l’Europa League, dobbiamo cercare di andarci. Dobbiamo fare una partita giusta perché affrontiamo una delle migliori d’Europa. Eliminazione dalla Champions? Brucia tantissimo, sono ancora arrabbiato e dispiaciuto. Il fatto di non potersi confrontare da marzo in poi con i migliori ci deve creare rabbia e stimolo. Bisogna avere una reazione, ma dal campionato penseremo dopodomani. Le prestazioni fatte in Champions come risultati sono bruttissime e ti fa vedere anche i risultati fatti in campionato in modo più negativo”.

Contro il Paris Saint Germain, visti i tanti assenti, serviranno tanti aspetti dalla propria parte. “La fortuna serve sempre. Quelli che abbiamo a disposizione bastano: abbiamo un mix tra esperti e meno esperti. Dobbiamo giocare una partita intelligente, molto valida, fare attenzione difensivamente perché a Parigi abbiamo regalato due gol. Dobbiamo avere fiducia, come avuta a Lecce. Europa League fastidio o opportunità? Tutte le cose sono opportunità. Inutile parlarne ora – continua – guardiamo il risultato di domani. In questo momento non ci voglio pensare, ma pensare solo a fare il meglio possibile domani”.

A proposito dei disponibili ed indisponibili, Allegri poi puntualizza: “Locatelli sta meglio, domani manca anche McKennie che ha questo edema che non si capisce se è dato da un colpo o da uno stiramento. Di centrocampisti ho Locatelli, Rabiot, Fagioli e Miretti. Pogba? Non ci ho ancora parlato, l’ho fatto precedentemente. Una volta che è stata presa la decisione di non essersi operato subito, le speranze che Paul potesse rientrare con la Juventus e per il Mondiale erano ridotte al lumicino. È dispiaciuto per il Mondiale e per la Juventus, noi siamo stati penalizzati perché non abbiamo mai avuto un giocatore come lui a disposizione. Rabiot? Sta facendo cose importanti. Sono molto contento per lui perché sta migliorando nelle prestazioni, sia a livello tecnico sia a livello tattico. Ha raggiunto una maturità ottimo, è un bene per la Juventus e per la Nazionale francese”.

Inevitabile parlare della questione infortuni, ma Allegri ci tiene subito a difendere il suo lavoro e quello del suo staff: “Con tante partite la media si è alzata. Quando parti con tre giocatori praticamente fuori dalle competizioni, non è tanto i tre che sono, ma devi affrontare tante partite con gli stessi giocatori. Iling gli è stata fatta un’entrata, meno grave del previsto, se la caviglia fosse rimasta a terra rischiava tibia e perone e tutto quanto. Avremo sbagliato qualcosa, ma abbiamo avuto infortuni traumatici e lì non possiamo fare niente. Parliamo solo dei presenti. Per l’Inter dovremo avere a disposizione Di Maria e Bremer, per le ultime due dovremo avere a disposizione Paredes. Con gli altri ci vedremo a gennaio. Vlahovic? Dimenticavo… Vlahovic domani non è a disposizione, speriamo di averlo a disposizione per la partita con l’Inter. Chiesa? Momentaneamente non è nelle condizioni ideali di giocare una partita. Sta bene, sta meglio. Ha fatto una partita giovedì scorso tornati da Lisbona, ma non è nelle condizioni ottimali ed ha avuto 4 giorni di recupero. Speravo di averlo più presto possibile, ma ad oggi non è così. Spero di averlo prima possibile, così come Pogba. Tutti sono utili per far sì che la Juve arrivi a centrare i suoi obiettivi”.

Inevitabile fare ricorso a tanti giovani in questo momento, ma su di loro Allegri frena: “Appena abbiamo finito la partita di Lecce la mia preoccupazione era questa. Un aspetto negativo è che vengano esaltati da tutti, quindi un ragazzo di 20 anni catapultato rimanere in equilibrio non è facile – ammonisce – Mi sono segnato tutti i giovani della Juventus stamattina: sono una quindicina quelli che vanno dal 2001 al 2005, ce ne sono molti bravi oltre che in Under 23 anche in Primavera. Non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza in partite internazionali con la Juventus possa, oltre che portare entusiasmo, spensieratezza, energie buone, risolvere i problemi. Devono fare un percorso normale e lavorare in modo sereno e tranquillo. Se giocano nella Juve hanno qualità, non sono matto a farli giocare. Tutti quelli che han giocato lo hanno fatto con me, a partire da Kean dal mio ultimo anno fino all’ultimo. La Juve ha fatto un gran lavoro sotto, ma ci vuole un percorso. Non possiamo pensare che ragazzi del 2000/2003 portino la Juve a vincere. Ci vuole equilibrio. Quando siamo alla Juventus non hai la possibilità a uno o all’altro di dare l’opportunità di giocare. Si rappresenta una società nata per vincere. Bisogna arrivare in Europa League, recuperare punti in campionato. I giovani danno energia, hanno tecnica, in attesa che arrivino altri giocatori. Ora concentriamoci su quelli che abbiamo, che sono molto bravi e sono molto contento”.

Cuadrado: “Rinnovo? Futuro si vedrà più avanti”

Prima di mister Allegri ha parlato in conferenza stampa l’esperto Juan Cuadrado: “Penso che noi per la grande squadra che siamo, come la Juventus, dobbiamo scendere in campo con quella voglia, quella determinazione, quella rabbia di non aver raggiunto un obiettivo. Questa partita ci darà la voglia per trovare un posto in Europa League che è molto importante per noi. Cosa hanno portato i giovani? Normalmente i giovani aiutano. Noi in campo, ma anche il mister e lo staff che ci aiutano, trasmettono loro tranquillità. Nell’ultima partita è stato importante il loro rientro in campo. Ci hanno dato una grande mano e spero abbiano i piedi per terra sempre, continuare a lavorare e fare il meglio per la squadra”.

Inevitabilmente manca qualcosa a questa Juventus: “Stiamo facendo tante belle partite. In alcune ci è mancato qualcosa in più, ma sono cose che giorno dopo giorno dobbiamo migliorare in campo e vedere in cosa migliorare. Cercare di avere quella voglia, quella fame che sempre abbiamo avuto. È normale che a volte cerchi di fare il 100%, ma le cose non vengono ugualmente. Cerchiamo di dare il meglio in ogni allenamento, in ogni partita e spero di trovare presto lo spirito della Juve, di lottare fino alla fine. Qualcosa di positivo nelle ultime partite di campionato abbiamo fatto, ma questo è il cammino. Situazione infortuni? I giocatori che sono fuori sono importantissimi, conosciamo le loro qualità. Penso che stessero tutti bene ci darebbero una mano in questo momento. Speriamo di riaverli prima possibile con noi perché tutti insieme possiamo darci una mano e riportare la Juve dov’è sempre stata”.

A proposito dei diversi ruoli svolti fin qui, Cuadrado sottolinea: “Ancora ho la voglia di giocare, mi metto a disposizione del mister per dare il meglio. Il mister sa dove mi piace giocare, ma in questo momento con tanti giocatori infortunati dobbiamo essere a disposizione. Normalmente, quando sei abituato a venire da un periodo in cui sei un giocatore importante, sento questa responsabilità – aggiunge – Quando le cose non vanno così bene si dimentica delle cose che fai. La mia forza sta sempre in quello. Non ascoltare ciò che si dice, mettermi a disposizione e fare il meglio per la squadra. Stiamo lavorando su quello, posso dare ancora un po’ di più ma solo col lavoro. Se tu lavori dai sempre il 100% e comincerai a fare belle prestazioni”.

In scadenza di contratto, il Panita dovrebbe dire addio alla Juve a giugno: “Sono sempre molto contento di essere qui. Sento una famiglia qui, in un club in cui ho fatto quasi tutta la mia carriera. Sono molto grato alla Juventus – insiste – cerco solo di andare avanti e dare il meglio. In futuro si vedrà più avanti. Differenze tra campionato e Champions? Quando succedono queste cose è difficile dormire, pensare al perché delle cose. A volte accadono. Semplicemente è accaduto, non dobbiamo rimanere lì, ma avere la forza di una grande squadra e pensare che domani è una partita importante. Dobbiamo scendere in campo con quella voglia e determinazione mostrata nelle ultime partite di campionato”.