Massimiliano Allegri non ha alcuna intenzione di abdicare dalla panchina della Juventus. Alla vigilia della trasferta contro la Roma, il tecnico bianconero ha incontrato i giornalisti nella sala stampa dell’Allianz Stadium. Inevitabili le domande sul futuro: “Incontrerò il presidente la prossima settimana – esordisce l’allenatore livornese – . E parleremo del futuro a 360°. Io dopo l’Ajax ho comunicato che sarei rimasto, ma poi bisogna sedersi. Col presidente poi parleremo di tutto con serenità, come succede tutti gli anni. Quest’anno fa più clamore perché siamo usciti ai quarti di finale in Champions. Forse qualcuno pensava di vincerla come il torneo che giocavo in estate a Livorno…”
Da inizio stagione, effettivamente, Allegri ha ripetuto che l’acquisto di Cristiano Ronaldo non sarebbe significato la vittoria automatica della Champions. Nonostante ciò, il tecnico penta-scudettato non vuole sentir parlare di ingratitudine da parte del mondo Juve. “Io devo la mia gratitudine al presidente per il lavoro che abbiamo svolto. Non posso e non mi piace piacere a tutti. Il calcio è fatto di risultati e di lavoro quotidiano e io devo rendere conto al presidente e al club. Abbiamo fatto un buon lavoro e sono molto contento di quello che è stato fatto. Cosa dirò ad Agnelli? Io ho in mente la nuova Juve da sei mesi. Non posso dirvi cos’è. Prima devo parlarne al presidente e vedere se è d’accordo. Poi ci sarà da pensare alle robe tecniche, ma io le cose le ho sempre ben chiare, ma prima, sei mesi prima, non l’ultimo giorno”.
Però l’incontro con Agnelli è sembrato troppe volte imminente, ma poi rinviato, c’è qualcosa da sistemare a quanto pare… “Non è stato posticipato l’incontro col presidente, ma anticipato. Di solito – ricorda Allegri – lo facciamo dopo la fine del campionato. Siamo in anticipo sulla tabella di marcia. Gli altri nomi per la panchina della Juve? Fa parte del gioco. Quando ero al Milan, dicevano che volevano mandarmi via per prendere Guardiola. Già il fatto che ci sia un solo nome vuol dire che sono molto quotato… Rinnovo o un anno a scadenza? Non so rispondere a queste domande, non ha senso parlare della chiacchierata con il presidente prima di farla. La società vuol continuare insieme a me? L’ha detto il presidente dopo l’Ajax. Ho un ottimo rapporto con Agnelli perché siamo diretti. C’è una grande stima, come con tutti gli altri componenti del club. C’è serietà e sincerità. Senza una grande società non si ottengono grandi risultati”.
Intanto, domani ci sarà da affrontare la Roma, che è ancora in corsa per un posto in Champions League. “È una bella partita – ammette Allegri – , dobbiamo giocarla al meglio. Poi avremo l’Atalanta in casa e sarà una bellissima festa. Gustiamoci la trasferta all’Olimpico, poi c’è la Dea e poi l’ultima a Genova per chiudere l’annata. Ah, nel frattempo abbiamo recuperato Alex Sandro, Bentacur, Dybala, Emre Can…”.
Gli viene chiesto poi di alcuni singoli che secondo radio mercato potrebbero partire: ecco la risposta di Allegri su Dybala, Bentancur e Cancelo. “La stagione di Dybala? Intanto domani rientra. La posizione di Paulo è sempre stata la stessa dall’inizio del campionato ad ora. L’anno scorso ha giocato con Higuain e Mandzukic Quest’anno c’era CR7, che è un giocatore diverso. Credo che dai giocatori ci voglia la disponibilità di mettersi a disposizione tutti i giorni e migliorare. Bentancur deve migliorare negli inserimenti, nei tiri, negli assist. È già migliorato molto, è giovane, è un ’97 e ha tutta la possibilità di farlo, ma gli mancano alcune situazioni di gioco. Cancelo? È migliorato da quando è arrivato. Ha qualità straordinarie in fase di possesso e sa uscire da situazioni difficili palla al piede. E’ giovane ed è un calciatore importante. Alla Juve ci sono tanti giovani bravi: Dybala, Bentancur, Emre Can, Bernardeschi, poi Alex Sandro non è anziano, lo stesso De Sciglio è un ’92, Douglas ha 29 anni. Ci sono giocatori ancora giovani, la squadra è miscelata bene e la costruzione della squadra nel mischiare le età è stata fatta bene. Poi ovviamente valuteremo con Nedved e Paratici le situazioni della squadra e dove c’è da migliorare, perché parliamo di una squadra che ha fatto tanti risultati. La forza della Juve in questi anni – conclude Allegri – , a parte il primo, è stata spesso cambiata. Dal primo anno sono rimasti solo due giocatori, Bonucci e Chiellini visto che Barzagli si ritira”.