Allegri: “Devo scegliere tra Bonucci e Chiellini. Kean? Meglio gli altri”
Massimiliano Allegri alla vigilia di Juventus-Bologna: “Italiane fuori dalla Champions? Dopo gli Europei sembrava tutto risolto”
Massimiliano Allegri ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia di Juventus-Bologna. “Come ci arriviamo? Ci arriviamo bene dopo una buona settimana di lavoro. Ci tengo a salutare Sinisa, gli auguro una pronta guarigione. Il Bologna sta bene fisicamente – sottolinea – non è semplice da battere e noi abbiamo bisogno di punti perché ne mancano ancora tanti per consolidare il quarto posto”.
Allegri e la formazione anti-Bologna
Diversi i nodi di formazione da sciogliere da parte del tecnico bianconero, che non ha ancora deciso chi schierare in difesa. “Bonucci titolare? Leonardo sta bene però devo decidere tra lui e Chiellini, perché devo gestire due partite visto che c’è la semifinale di Coppa Italia. Sarebbe bello andare avanti in coppa? Sarebbe stato bello anche andare avanti in Champions, facciamo un passo alla volta. La Fiorentina ha il calendario migliore rispetto a quello che stanno dietro di noi, ci servono ancora 10 punti minimo per entrare dentro la Champions. Alla Coppa Italia ci penseremo da dopodomani. Cuadrado? C’è stato il rinnovo ed era automatico per le presenze. Sta bene, si è allenato. Ho solamente due centrocampisti, se vogliamo giocare a tre ne devo mettere uno lì, altrimenti se giochiamo a due bastano Zakaria e Rabiot. Ma devo ancora decidere. Dybala? Sono stato fortunato a Cagliari… Sta crescendo molto di condizione, ha avuto un’annata travagliata. Se sta bene lui sta bene tutta la squadra. Noi dobbiamo fare più punti possibile. Vlahovic gioca. Kean? Ha fatto delle buone cose, gli altri stanno facendo meglio, ma lui è a disposizione”.
La crisi del calcio italiano e la vittoria degli Europei
Intanto, a parte la Roma che è approdata in semifinale di Conference League, tutte le altre italiane non hanno fatto una grande figura in Europa. “Vuol dire tanto e non vuol dire niente. Noi siamo passati da un momento di esaltazione dopo la vittoria dell’Europeo e sembrava che tutti i problemi fossero risolti. Un conto è vedere la realtà delle cose: basta vedere gli introiti del campionato italiano confronto con la Premier League. Quando le squadre vanno fuori dall’Europa o l’Italia non va al Mondiale vengono fuori i problemi. Finché non prendiamo una strada non possiamo sapere se è giusta o sbagliata, ma in Italia non ci piace tanto farlo. Ci piace mettere la testa sotto anziché trovare soluzioni. Noi italiani siamo bravi ad arrangiarci. Dispiace per l’Atalanta, sono contento per la Roma, quando le italiane vanno avanti è sempre un bene per il calcio italiano. Il prossimo anno cercheremo di fare meglio”.
Quanto alla valutazione della sua annata e quella della squadra, Allegri rinvia ogni discorso al termine della stagione: “Momentaneamente potremmo essere soddisfatti ma l’obiettivo di entrare tra le prime 4 non ci siamo ancora. Sono soddisfatto di come la squadra è cresciuta, ma sono dispiaciuto per come siamo usciti dalla Champions, perché abbiamo perso la Supercoppa. Ci sono annate in cui non riesci a portare trofei a casa e dispiace molto, ma devi poi vedere se hai messo le basi per programmare il futuro. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo delle buone cose. Che segnali di crescita ho colto? Come la squadra è cresciuta così come i singoli, come la squadra è cresciuta in questi mesi. Ora siamo nel momento cruciale della stagione e dobbiamo fare più punti possibile. Cinque sconfitte allo Stadium? Sono dati di fatto, non si può scappare. Perdere cinque partite allo Stadium sono numeri che incidono in campionato. Rimpianto per essere tornato alla Juventus? Assolutamente no. Sono tornato alla Juve molto contento e felice. Ho mio figlio di 10 anni che vive a Torino, quindi è stata una scelta per questo motivo oltre al fatto che volevo ancora lavorare per la Juve. Volevo fare poi 4 anni buoni per costruire qualcosa di importante. Non ho nessun rimpianto”.