Massimiliano Allegri ha analizzato a DAZN il terzo pareggio stagionale al termine di Fiorentina-Juventus. “Alla fine ero un po’ arrabbiato – esordisce il tecnico livornese – perché volevo che finisse la partita, perché loro stavano spingendo. Potevamo fare meglio in qualche contropiede, però la partita andava chiusa nel primo tempo. È un cambio di mentalità, quelle sono palle pesanti. In un momento così la partita va azzannata, non siamo stati capaci. Quello è l’unico rammarico. I ragazzi hanno fatto una buona partita, c’è stato il giusto spirito. È il quinto risultato positivo, ora ci prepariamo per la Champions poi penseremo alla Salernitana”.
Quanto alle sostituzioni e all’atteggiamento, Allegri prova a spiegare così le sue scelte: “Calo? C’è stato anche Di Maria che è uscito e ho dovuto mettere Cuadrado alto, che fa più fatica. Paredes finché ha retto, poi ho messo Fagioli e Miretti. Sono contento del risultato, ma in quei momenti lì le partite a Firenze le puoi perdere. Dal 2-0 all’1-1 con un rigore contro, il calcio è bestiale. La palla alla Juventus è diversa rispetto alle altre squadre. Poi andiamo da calcio d’angolo, e lì prendiamo gol. È cambiata la partita, anche a livello psicologico. Arrabbiato per la gestione? Oltre la gestione, in alcune situazioni tenevamo la palla a destra senza venire dalla palla opposta. In altre situazioni al terzo passaggio si poteva andare dentro. Sono comunque contento del risultato. Oggi abbiamo giocato con Di Maria che ha fatto due allenamenti, Paredes è arrivato ieri, Bonucci ha fatto due allenamenti. Ci sono ragazzi che hanno fatto 5 partite di fila. Prendiamo le cose positive, queste partite puoi rischiare anche di perderle”.
In tanti si chiedono come mai non abbia giocato per nulla Dusan Vlahovic: “Più di 5 cambi non potevo fare. Alex Sandro aveva un problema sul flessore, Paredes l’ho tolto perché era cotto, poi è uscito Di Maria. Ho messo Kean che poteva dare profondità, Milik è bravo a farci uscire. Vlahovic si è riposato ed è pronto per le prossime partite. Quota scudetto? Ora non è altissima, dipende se qualche squadra inizia a fare filotti. Speriamo di essere noi”, conclude Allegri.