Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Chelsea-Juventus: “Domani ci giochiamo il primo posto con la squadra che è in testa in Premier ed ha vinto la Champions. Con Lukaku sviluppa caratteristiche diverse dei giocatori, senza di lui è più contropiedista. Dobbiamo fare una partita valida, per noi è un test importante”. La Juve, purtroppo, arriva alla gara senza tanti calciatori infortunati, ma il tecnico livornese non è al solito preoccupato: “Da scegliere c’è. Abbiamo quattro difensori, anche De Winter, a metà campo li abbiamo quasi tutti a parte Bernardeschi. Danilo è fuori per due mesi. Per quanto riguarda gli attaccanti, ho Morata, Kean e Kulusevski che stamattina era dal dentista gli han tolto un dente. De Sciglio dovrebbe rientrare prima dell’Atalanta o subito dopo, Chiellini dovrebbe rientrare mercoledì. Siamo in una buona condizione per fare una bella partita”.
Quanto alla formazione, al solito il mister bianconero non si sbilancia, come al solito: “Domani rientra Alex Sandro sicuro. Poi vedremo a metà campo, se ne tolgo o ne metto uno in più. Quanti minuti ha Dybala nelle gambe? Minuti nelle gambe non so perché è stato fuori 8-10 giorni. Dybala è convocato, stamattina si è allenato. Kean titolare? O gioca Kean o gioca Morata. O magari un tempo uno e un tempo l’altro. A Roma ha fatto una buona partita, così come Morata. Rabiot? Era in crescita prima del Covid. Ora sta decisamente meglio, tutti stanno crescendo. La cosa più importante è fare le partite, pensare all’immediato – insiste Allegri – Il 4-3-3? È una questione di caratteristiche dei giocatori. Noi creiamo situazioni importanti, paradossalmente abbiamo rischiato con la Lazio quando non abbiamo chiuso i contropiedi. La nostra classifica rispecchia la nostra differenza reti. McKennie? Nei calciatori contano testa e tecnica. La parte psicologica è importante: ora è sereno, ha una condizione fisica buona. Ha un’ottima base a livello aerobico, ci deve essere una crescita equilibrata da parte di tutti i giocatori”.
In Champions, così come nei big match, la Juventus è andata meglio rispetto che nelle gare con le piccole. “Bisognare essere più bravi nel giocare con le piccole, senza avere troppa fretta alla ricerca del risultato. È successo anche sabato a Roma, in cui dovevamo fare più gol. Mancano i 30 gol di Ronaldo? È sempre stato un capocannoniere ovunque è stato. Abbiamo tanti giocatori che possono fare gol, in questo momento ne hanno fatti meno del loro potenziale. Sicuramente ne troveremo”.
Di fianco a Massimiliano Allegri c’era in conferenza stampa Matthijs de Ligt, che al solito ha dimostrato di avere grande personalità. “Per me queste partite sono belle da giocare. È fondamentale che noi stiamo compatti, loro sono una squadra di qualità molto forte in ripartenza. Bisogna giocare tranquilli con la nostra tecnica che farà la differenza. Juve diversa contro le piccole? Non so se è una questione mentale. In Champions le partite sono diverse. Hai squadre più forti che lasciano più spazio per le ripartenze – sottolinea – Chiesa e Morata hanno molta gamba, questo ci permette di fare ripartenze visto che con squadre piccole abbiamo meno spazio. Atalanta? Guardiamo partita per partita. Non è possibile guardare avanti, solo la prossima”.
Ovviamente, la Champions League rimane uno dei sogni di de Ligt con la maglia della Juve: “Sì certo, ma non solo per me. Non è facile, dobbiamo lavorare al meglio per dare il nostro massimo. Bisogna continuare a migliorare di partita in partita. Ritiro? Abbiamo vinto due volte – continua – questa è la cosa più importante. Sento uno spirito diverso. Le tre soste avute sono state difficili, perché prima avevamo vinto consecutivamente. Per avere continuità è importante stare insieme. Questo è un periodo in cui possiamo stare insieme e avere continuità. Dopo il ritiro abbiamo capito cosa bisogna fare alla Juventus. Bisogna avere lo spirito di soffrire, con la Fiorentina e la Lazio ho visto questo spirito ed è una cosa importante per noi. Rinnovo? Adesso no. Ora mi sto focalizzando solo sulle partite da giocare, anche perché in Serie A siamo un po’ difficoltà. Siamo a novembre, bisogna pensare solo alle partite, è importante questo. La partita dell’andata la migliore della mia carriera? È stata una bella partita a livello personale, anche di squadra. Abbiamo giocato con maturità, passione. Non so se è stata la miglior partita della mia carriera, non ci penso. Io provo a giocare sempre al massimo”.