Aleggia un alone di mistero sull’incontro tra Massimiliano Allegri e Andrea Agnelli avvenuto ieri sera a cena in un ristorante “discreto” di Torino. Secondo quanto riferiscono alcuni organi di stampa, il tecnico livornese è rientrato a casa intorno alle 23:10 e ai giornalisti che lo stavano attendendo non ha fornito alcuna risposta. Nessuna novità ancora, dunque, sul futuro della panchina Juve, nonostante quella di mercoledì 15 maggio doveva essere la giornata decisiva. La vicenda sta assumendo i contorni di una telenovela e di solito alla Juventus questi tira e molla non piaccio molto.
Ad indicare in mercoledì la giornata decisiva era stato proprio Allegri prima di Roma-Juve, eppure più di qualcosa non torna. Qualcuno sostiene che il vertice ci sia già stato martedì, lontano dai clamori dei media e che abbia portato al rinnovo del tecnico. Mancherebbe solo l’annuncio insomma. Altri, invece, sostengono che il vertice sia stato rinviato o addirittura cancellato, con la parola che passerebbe dunque ai rispettivi avvocati per individuare una formula per la rescissione consensuale.
Insomma, al momento la situazione è aperta a qualunque tipo di conclusione ed è addirittura impossibile fare percentuali. Quel che è certo, intanto, è che la dirigenza bianconera, in caso di divorzio da Allegri, non abbia al momento molte alternative. Guardiola non si muove fino al 2020, Deschamps (il preferito di Agnelli) potrebbe tornare solo mantenendo il doppio incarico (sarà il ct della nazionale francese fino agli Europei 2020), mentre outsider come Mihajlovic e Giampaolo sembra siano stati definitivamente scaricati. Resterebbe in lizza Pochettino, che chiede uno stipendio pari o superiore a quello di Pep.
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