A volte ritornano: l’audio su Pjanic di Inter-Juve, la regina delle fake news

A distanza di due anni torna in auge l’audio del faloo di Pjanic, che non c’è mai stato: basterebbe conoscere il regolamento del Var

“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Questa fra, attribuita a Joseph Goebbles (anche se non ci sono prove che l’abbia mai pronunciata) si presta però perfettamente al modo di fare “giornalismo” in Italia, dove non ci si preoccupa di indagare e raccontare i fatti così come sono, ma solo di riportare le notizie senza verificarle. O peggio ancora, in barba a ogni primitiva forma di deontologia professionale, a reinterpretarle e manipolarle a piacimento. Ecco quindi che in maniera quasi chirurgica, come la nostra magistratura quando deve bloccare l’ascesa di qualche politico scomodo, la stampa italica interviene a gamba tesa sulla querelle Juventus-Napoli.

Ma lo fa a modo suo, quindi non per difendere i valori dello sport e invocare il rispetto delle regole, ma per andare contro chi queste ultime le segue e pretende che siano rispettate da tutti. Quindi, come da prassi ormai consolidata, dà il via alla consolidata macchina di fango (e ignoranza) contro la società bianconera. A voler pensare male, sembra proprio che qualcuno voglia “coprire” la vicenda, distogliendo l’attenzione dell’opinione pubblica con le solite fake news antijuventine che tanto piacciono alla massa. Tant’è che senza alcun ritegno, arriva perfino a rievocare un episodio più volte chiarito

anche dai responsabili dell’AIA, regolamento alla mano: quello del mancato secondo giallo a Pjanic in un vecchio Inter-Juventus. Sospinti in tal senso dai deliri dell’ex procuratore federale Pecoraro, ricomparso guarda caso con una tempistica perfetta all’indomani delle polemiche per il mancato rispetto delle regole e del protocollo da parte del Napoli per la sfida contro la Juventus. Intervistato dalle Iene (che nemmeno si sono preoccupate di documentarsi sulla vicenda prima di realizzare il servizio…) il buon Pecoraro, tifosissimo azzurro, è tornato a sparlare della mancata espulsione e della “misteriosa” scomparsa di un presunto file audio che conterrebbe un colloquio “proibito” tra l’allora arbitro del match, Orsato, e l’addetto al Var. Segno.

Eppure, e anche qui su JMania ne abbiamo parlato diversi mesi fa in un articolo che vi invito a rileggere, basterebbe conoscere quelle regole che nessuno rispetta mai e documentarsi un po’ (vero redazione delle Iene? Perché non vogliamo pensare che ne foste a conoscenza e vi siete girati dall’altra parte…) per sapere che l’audio sul mancato secondo giallo a Pjanic non è MAI ESISTITO! E questo perché, appunto secondo il regolamento, il Var non  interviene sulle espulsioni per somma di ammonizioni, ma solo per i rossi diretti. Quindi non può esistere ciò che non é stato registrato perché non si doveva intervenire. Come possa quindi sparire un qualcosa che non esiste, o come potesse essere procuratore federale un signore che, in base a quanto asserisce, nemmeno conosce le regole, sono questi i veri misteri.

Sul modo di fare “giornalismo” in Italia, stendiamo un velo pietoso, ma poi non stupiamoci se la nostra stampa é agli ultimi posti al mondo per qualità e veridicità.