Il mistero del neurone scomparso

Più che l’audio della conversazione Orsato-Var durante Inter-Juve di 2 anni fa sembra essere scomparso il neurone di qualche opinionista

Con tutti i problemi che abbiamo in Italia, i soliti minus habens della disinformazione italiota e i loro seguaci scemi, stanno cercando di montare e alimentare in caso basato come sempre sul nulla. Mi domando se questa gente é stupida di suo o fa finta, perché nel primo caso temo allora per il futuro dell’Italia e per la ripresa con maggiore virulenza della diffusione del covid-19.

Sospinti dai deliri dell’ex procuratore federale Pecoraro, uno che, spiace dirlo, se fossero confermate integralmente certe dichiarazioni, non sembrerebbe nemmeno conoscere le regole che era chiamato a fare rispettare (SIGH!), TV, pennivendoli e rimbambiti vari hanno iniziato a sparlare della mancata espulsione di Pjanic per doppia ammonizione in un vecchio Inter-Juve di due anni fa, e della “misteriosa” (ahahahah) scomparsa del presunto file audio col colloquio tra l’allora arbitro del match, Orsato, e l’addetto al Var. Segno, a detta loro, di chissà quale segreto da nascondere. GOMBLOTTO!!

Peccato però per costoro che c’è un piccolo particolare: l’audio sul mancato secondo giallo a Pjanic non c’è non perché é sparito. Semplicemente non è MAI ESISTITO!!!! E questo perché secondo il regolamento, il Var non  interviene sulle espulsioni per somma di ammonizioni, ma solo per i rossi diretti! Quindi non può esistere ciò che non é stato registrato perché non si doveva intervenire. Il resto è monnezza pura. Poi ci chiediamo perché la nostra stampa é agli ultimi posti al mondo per qualità e veridicità, o perché temo un picco dei contagi del Covid-19 appena verranno allentati i controlli. Come possa quindi sparire un qualcosa che non esiste, semmai è quello il vero mistero. Anzi, lo sarebbero di più il fatto che un signore che nemmeno conosceva le regole fosse procuratore federale, o persone con palesi carenze di neuroni nel loro cervello riescano a esprimere concetti, seppur limitati, sui media.

È come se domani qualcuno andasse a denunciare la scomparsa della gigantesca statua in bronzo di Maradona dal centro di Napoli e tutti gli starebbero dietro. Un monumento che ovviamente non è stato mai rubato o nascosto, semplicemente perché non è stato mai realizzato, ma per il quale eppure si mobiliterebbero stampa, tv e mentecatti vari sui social.

Ah, a proposito di quell’Inter-Juventus, una volta per tutte, qualcuno vuole poi spiegarci finalmente perché ci ricamate sopra? Qualche anima pia che, anche esprimendosi a gesti, voglia chiarirci una volta per tutte quale disturbo lo tormenta al punto da farlo delirare sul tema ancora oggi? Vorremmo capire perché se l’arbitro Orsato non espelle Pjanic per doppia ammonizione falsa addirittura un campionato, e se invece non concede due rigori solari alla Juventus sullo 0-1 no. A proposito, su questi episodi sì invece, che di certo il Var sarà intervenuto e ci sarà stato qualche dialogo tra i diretti interessati. Sarebbe bello capire in virtù di cosa non furono assegnati.

Tornando alle spiegazioni dei minus habens, vorremmo poi comprendere da loro perché gli errori di Icardi sotto porta che potevano chiudere il match in favore dei nerazzurri, o quelli dell’allora tecnico milanese, Spalletti, che inserì Santon, protagonista in negativo sulle reti dlela rimonta bianconera, al posto del bomber argentino, siano meno “pesanti” ai fini del risultato di quel mancato giallo.

E ancora, qualcuno che ci spieghi poi cosa c’entra la sfida di San Siro con il crollo del Napoli a Firenze o in casa col Torino. Cosa c’entrano la Juventus, Pjanic e l’arbitro Orsato con una squadra che, a un passo dal sorpasso scudetto, anziché giocare col coltello tra i denti due partite decisive, alza bandiera bianca prendendo tre pere dai Viola e due babà in casa da un Toro talmente svagato che nemmeno si era accorto di aver pareggiato? Se gli azzurri all’epoca hanno ottenuto un punto su sei disponibili in due partite è solo colpa loro e di nessun altro. Cosa che del resto confermò con molta onestà il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (prima di ritornare sui propri passi dopo la contestazione subita dai suoi tifosi dopo Napoli-Torino – ndr), il quale dichiarò sui giornali che “non abbiamo perso lo scudetto per colpa del VAR” con tanto di “accuse” semmai alla mal gestione della squadra da parte del suo tecnico di allora, Sarri.
Il resto sono scuse puerili e da mentecatti.