Allegri: “Bonucci in tribuna contro il Porto, scelta mia” (VIDEO)
Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon in conferenza stampa alla vigilia di Porto-Juventus: la decisione del mister su Bonucci e tutto il resto
Massimiliano Allegri conferma in conferenza stampa le indiscrezioni trapelate ad inizio pomeriggio: Leonardo Bonucci non scenderà in campo per Porto-Juventus. “Bonucci va in tribuna. Ha sbagliato, ha mancato di rispetto e ha capito. La decisione è mia, risale a sabato e l’ho comunicata a Leonardo e alla società”, ha detto Allegri parlando ai giornalisti presenti ad Oporto.
Con o senza il proprio centrale di difesa, la Juve ha un solo obiettivo domani sera: battere il Porto per qualificarsi al più presto ai quarti di finale di Champions League:
“Il Porto è un club abituato ai giocare la Champions – continua Allegri – . Non perde dal 27 settembre, ha segnato 10 gol nel girone, in casa ha battuto Bayern e Chelsea negli ultimi due anni. E’ un ottavo difficile e importante. Qui a Oporto vogliamo fare bene e vogliamo fare gol. In casa il Porto gioca in maniera diversa, ma non perde mai la sua forza difensiva. E’ una squadra molto equilibrata”.
Il caso Bonucci, in realtà, non è stato isolato: prima di lui c’erano stati altri gesti di insofferenza nei confronti di Allegri, ma stavolta si è superato il limite.
“Fin qui ci siamo comportati bene, abbiamo raggiunto gli obiettivi fin qui fissati. Poi ci sono anche dei casotti, che vanno gestiti nella maniera più opportuna. Ma tutto si è concluso e guardiamo avanti. È un momento importante, dobbiamo affrontare impegni difficili uno dopo l’altro, la rosa della Juventus è importante e c’è spazio per tutti. Barzagli e Chiellini stanno bene”, sottolinea.
Quanto accaduto nello spogliatoio, comunque, non distrarrà la squadra dall’obiettivo, che è quello di passare il turno.
“Siamo molto concentrati e faremo bene. Ci vuole equilibrio e testa, la squadra è pronta in tutti i suoi 25 giocatori, i 22 di movimento e i 3 portieri. È una competizione che ti dà entusiasmo, è di grande fascino. Ci vogliono anche coraggio, spensieratezza e convinzione nei nostri mezzi, che sono tanti”.
Quanto alla formazione, Bonucci a parte, Allegri ha molte certezze:
“Volete fare le cinque stelle, vero? Sì, Pjanic gioca. E giocano anche Dybala, Mandzukic, Higuain e Cuadrado. Oltre non vado”.
Porto-Juventus: Buffon
Di fianco ad Allegri, c’è in conferenza stampa Gianluigi Buffon, capitano della Juventus che di queste partite ne ha giocate tante in carriera.
“Il nostro momento è sicuramente molto buono visti i risultati – esordisce il numero uno – e viste le prestazioni che stiamo fornendo. Siamo consapevoli dell’importanza della gara e del valore dell’avversario, perché il Porto è una squadra che in questi anni a livello europeo ha sempre centrato quelli che sono i suoi obiettivi, ottavi di finale, quarti di finale, è una squadra che arriva sempre in quella zona, a quel traguardo. Ha tanta esperienza europea e internazionale e gode di tutto il nostro massimo rispetto perché sappiamo che ci dovremo guadagnare la qualificazione, perché loro non ci regaleranno nulla. Non c’è bisogno di tenere alta la concentrazione – sottolinea ancora – . Non arriviamo da un’Epopea di vittorie europee che ci può permettere di prendere sottogamba un ottavo di finale. Veniamo da buoni anni, in cui abbiamo mostrato grossi miglioramenti e conquistato il prestigio degli avversari meritandolo. Ma l’abbiamo fatto cominciando ogni turno con la massima serietà e mettendo da parte la presunzione. È l’unico metodo che conosco per arrivare più lontano possibile in queste competizioni”.
Inevitabile la domanda sul caso Bonucci, tra l’altro anticipato da altri episodi analoghi, come quello di Dybala…
“Penso che siano episodi normali in squadre dove c’è alta competitività. La Juve fa parte dell’élite del calcio. È normale che ci siano episodi di questo tipo perché l’unico modo per soddisfare e stemperare certi animi è solo la vittoria ed è solo la grande prestazione che ogni singolo vorrebbe fare e mettere a disposizione della squadra, proprio con la finalità della vittoria e del risultato. Questo se delle volte non capita, fa sì che questa voglia di strafare, questo senso chiamiamolo di responsabilità che uno ha, fa accettare non bene determinate scelte e si vivono male determinate situazioni. Ma alla fine non penso ci sia nulla di estremamente grave e di compromesso; sono cose che accadono spesso quando il livello della squadra è alto”, prosegue Buffon.
Domani sera contro il Porto, Buffon celebrerà le 100 partite in Champions League, anche se ammette di aver pensato di essere ben oltre…
“Mi hanno detto in aereo delle presenze e ci sono rimasto male. Credevo di averne fatte di più… Il mio ego ha subito un brutto colpo. Sono molto felice di incontrare Casillas. È un amico, un avversario che ho stimato e continuo a stimare tantissimo. Un giocatore che ha fatto una scelta scomoda e ha avuto il coraggio di rimettersi in discussione. Ultimamente l’ho visto in grande forma e auguro ad entrambi di fare una grande partita”.