Calciopoli, la recensione di Varriale: “Tanti hanno abboccato”
Non poteva di certo mancare il commento di Enrico Varriale sull’inchiesta di Report sul tema Calciopoli. L’ex giornalista Rai si lascia andare ad una recensione che per la verità sembra essere molto distante da ciò che la trasmissione ha proposto.
Nella trasmissione Report su Calciopoli di spunti interessanti ce ne sono stati. Oltre alle intercettazioni raccolte dalla difesa di Luciano Moggi, altri elementi sono emersi nell’inchiesta Rai, con tanti punti oscuri su cui si sarebbe dovuto lavorare negli anni e che sono stati misteriosamente – e volutamente – ignorati. Ma c’è chi sminuisce il tutto. E non è di certo una sorpresa.
Varriale su Report: “Niente di nuovo su Calciopoli, tanti hanno abboccato all’amo di Ranucci”
La trasmissione per la verità di spunti ne ha offerti molti, ma per Enrico Varriale non c’è nulla di rilevante. Vero che molte intercettazioni erano già note e che si sapeva che alcune squadre fossero state volutamente coperte nelle indagini, ma altri retroscena che hanno fatto capire il modo in cui è stata condotta l’inchiesta sono stati pesanti. E il giornalista ignora completamente i vari elementi lanciandosi in una recensione rivedibile: “Mi sa che #Ranucci ha gettato l’amo e tanti hanno abboccato. Mentre su Calciopoli, francamente, sembrano pochi i fatti nuovi, a parte le colorite dichiarazioni di Cellino sulla Lega di 17 anni fa, più cose sono emerse sull’eredità Agnelli e la società Dicembre. Poi chi vivrà vedrà”.
Colorite dichiarazioni di Cellino in cui confessa di aver cancellato le prove di diversi illeciti e iscrizioni irregolari al campionato. L’unico arbitro condannato – De Santis – che esulta per una vittoria dell’Inter sulla Juve e si vanta di aver causato il silenzio stampa dei bianconeri. Il ruolo del Milan e di Berlusconi molto più marcato rispetto a quanto sia stato appurato nel 2006. Facchetti che entrava nello spogliatoio dell’arbitro prima delle partite, l’Inter che falsificava i certificati medici. Ma per Varriale non è nulla di rilevante.