Calciopoli, il 5 maggio e la cena fra Moratti e Bergamo

Cosa c’entrano Calciopoli, il 5 maggio 2002 e Massimo Moratti? Di intrecci ce ne sono molti, ma quello che emerge dalla trasmissione Report è molto interessante, perché l’inchiesta nascerebbe proprio da quel clamoroso epilogo fra Udine e Roma.

Aveva promesso nuovi spunti interessanti su ciò che successe nell’inchiesta di Calciopoli e così è stato. Sigfrido Ranucci nella sua trasmissione Report ha riportato a galla alcuni retroscena che permettono di leggere quegli anni in maniera diversa. Tanto già si sapeva, come le diverse intercettazioni che riguardavano altri club e che sono state volutamente ignorate. Ma uno dei fatti che è stato portato alla luce è la genesi delle indagini e da dove nasce tutto. Anche in maniera non del tutto legale.

Calciopoli parte dalla cena fra Moratti e Bergamo: le indagini commissionate dall’Inter e lo spionaggio

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(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il 5 maggio 2002 è una data indelebile nella memoria dei tifosi juventini e interisti. Ai nerazzurri basta una vittoria in casa della Lazio per tornare a vincere uno Scudetto che mancava da 13 anni, in uno stadio Olimpico praticamente tutto a sostegno della squadra di Cuper. La Juve a Udine ha ancora poche speranze. Ma i gol di Del Piero e Trezeguet nei primi minuti mettono in discesa il pomeriggio e permettono di tenere le orecchie tese per capire ciò che accade a Roma. E accade l’imponderabile, perché la Lazio vince 4-2 in rimonta e i bianconeri diventano Campioni d’Italia.

Grande delusione per Massimo Moratti, che si aspettava un finale diverso. Dipendeva tutto dall’Inter, ma ovviamente le responsabilità vengono scaricate sugli arbitri. E in Report viene alla luce un retroscena. Perché proprio all’indomani del 5 maggio il presidente nerazzurro organizza una cena con Paolo Bergamo, il designatore, per chiedere testualmente “Perché gli arbitri ce l’hanno con l’Inter?”. Moratti dunque incarica il capo della security di Telecom Giuliano Tavaroli di mettere sotto controllo i telefoni di diverse persone, fra cui Moggi, Bergamo e alcuni arbitri.

Indagini decisamente illegali che hanno portato l’Inter a pagare i danni, ma è lì che vengono poste le basi per far nascere l’inchiesta Calciopoli.