Paratici, nessuna squalifica post Udine, Marino: “Intervenga Procura Federale”
Pierpaolo Marino (Udinese) torna ad attaccare Paratici, poi usa paroel forti contro Cuadrado: “E’ uno specialista del tuffo”
Il giudice sportivo ha deciso di non sanzionare Fabio Paratici per quanto accaduto all’intervallo di Udinese-Juventus. Il direttore di gara, il signor Chiffi, non ha registrato nulla a referto, relegando l’episodio a normali proteste di un dirigente rientrante negli spogliatoi. Una decisione che non è piaciuta per nulla al dirigente dell’Udinese Pierpaolo Marino, che parlando alla tv del suo club, è tornato ad attaccare. “Non mi era mai capitato di vedere delle proteste alla fine del primo tempo perché non era stato dato il recupero. Questo è stato uno strumento di pressione nei confronti dell’arbitro. Io ero li vicino e ho anche tranquillizzato l’arbitro perché era un fatto strumentale”, spiega.
Marino: “Intervenga la Procura Federale”
Non avendo rilevato nulla l’arbitro, Marino a questo punto chiede l’intervento della Procura Federale. “Il regolamento non permette a chi non è in elenco di sostare attorno alla panchina o al rettangolo di gioco. Anche il potere di Chiffi su coloro che non appaiono sulla distinta è limitato perché in questo caso è la Procura Federale che deve intervenire. Il direttore di gara può espellere o punire solo le persone che si trovano in panchina”, aggiunge.
Cuadrado “specialista nel tuffo”
Infine, nonostante sia stato smentito da tutte le moviole, Marino accusa senza mezzi termini Cuadrado di essere un cascatore specializzato. “Larsen non tocca l’avversario. Cuadrado è uno specialista del tuffo: lui arriva prima sul pallone e quando si accorge che l’avversario può toglierli la palla si tuffa. Inoltre, per influenzare l’arbitro fa finta di cadere con le mani sul pallone ma in realtà vuole condizionare l’arbitro per farsi dare una punizione. È una tattica che molti giocatori esperti usano. Questa per me è una punizione per l’Udinese per fallo di mano di Cuadrado. Dopo la pantomima dell’intervallo – conclude – tutte le cose a metà sono state indirizzare a favore della Juventus”.