Milik-Juventus: Paratici gioca la carta Bernardeschi
La Juventus continua a lavorare per portare Arkadiusz Milik a Torino, Paratici propone al Napoli la contropartita Federico Bernardeschi
La Juventus lavora su più fronti di mercato e mentre a centrocampo per ora sembra tutto congelato, in attacco si cercano gli incastri per arrivare agli obiettivi in cima alla lista. Arkadiusz Milik, 26enne centravanti placco del Napoli, è per profilo tecnico ed economico perfetto per il nuovo corso bianconero e il diretto interessato ha già rifiutato ogni proposta di rinnovo da parte di Aurelio De Laurentiis. Sarri lo vuole e il calciatore ovviamente non direbbe no alla corte di Madama. In scadenza a giugno 2021, Milik dal febbraio prossimo potrebbe accorarsi con un altro club a parametro zero per la stagione successiva ed è per questo che il responsabile dell’area tenica Fabio Paratici sta cercando di convincere l’omologo Cristiano Giuntoli ad abbassare le pretese.
Milik alla Juventus in cambio di Bernardeschi?
In un primo approccio tra i due club, il Napoli ha chiesto alla Juventus qualcosa come 50 milioni di euro. Una cifra fuori mercato vista l’emergenza che inevitabilmente avrà un impatto sul valore dei cartellini e soprattutto visto il fatto che tra poco più di 6 mesi De Laurentiis perderebbe Milik praticamente senza incassare nulla. Secondo quanto riferisce Tuttosport, Fabio Paratici proverà ad andare incontro alle esigenze del club allenato da Gennaro Gattuso proponendo come contropartita tecnica Federico Bernardeschi.
Le alternative a Milik
Il numero 33 bianconero ha vissuto un’altra stagione tra alti e bassi, ma soprattutto non sembra rientrare nei piani di mister Sarri, nonostante in nazionale giochi titolare come attaccante esterno e nello stesso modulo della Juventus. La valutazione di Bernardeschi è di circa 30 milioni e alla fine uno scambio alla pari con Milik potrebbe fare contenti tutti, compresi i bilanci. Ovviamente, Paratici continua a tenere vive altre piste per l’attacco, in attesa di occasioni: occhio a Mauro Icardi, ma anche al messicano Raul Jimenez, mentre è più difficile arrivare a Gabriel Jesus.