Sarri: “Speriamo che qualcuno mi aiuti ad uscire da questa situazione”
E’ un Sarri molto preoccupato quello che si presenta davanti ai microfoni di DAZN al termine di Verona-Juventus: “La testa è l’aspetto più importante”
Maurizio Sarri è in difficoltà e al termine di Verona-Juventus ha lasciato trasparire insicurezza e preoccupazione. “In questo momento abbiamo differenza di rendimento e di risultati tra casa e trasferta – esordisce il tecnico bianconero – . È stata una partita difficile, sapevamo che sarebbe stata dura, dopo due pali siamo andati in vantaggio”. In passato si diceva che la Juventus gestisse troppo le partite una volta andata in vantaggio, ora non riesce proprio a farlo confermando un’imbarazzante fragilità difensiva.
Sarri: “E’ una questione di testa”
“Non si possono lasciare punti per strada – continua Sarri – difficile commentare anche come è stato preso il primo gol, non possiamo permetterci errori di superficialità. I meriti del Verona sono enormi, ci hanno aggredito con grande convinzione, noi lo sapevamo che sarebbe stata una gara complicata. Siamo passati in vantaggio, ma a causa della nostra superficialità l’abbiamo buttata via”. Ancora una volta, il tecnico della Vecchia Signora parla di mancanza di concentrazione, di testa… “La testa è uno degli aspetti più importanti della gara, si comanda la partita e la prestazione fisica, è tutto collegato, dobbiamo capire che vincere non è scontato e quindi dobbiamo farci entrare nella testa che, per vincere bisogna lottare di più e sacrificarci di più. Nella prima mezz’ora ci sono stati grandi meriti del Verona, mentre negli ultimi 20 minuti sono molti i nostri demeriti”.
Che qualcuno ci aiuti…
Infine, Sarri spera che in un aiuto, probabilmente dall’alto, per risolvere questa fragilità tattica e mentale della sua Juve: “In una squadra abituata a vincere, in questo momento non ci rendiamo conto che non possiamo sprecare punti – conclude – speriamo che qualcuno mi aiuti perché dobbiamo risolvere questa situazione assolutamente”.
Disastro Sarri. Sbaglia le scelte, sbaglia la disposizione dei giocatori, sbaglia anche i cambi. Non era difficile prevedere che la Juve avesse difficoltà col profeta del calcio offensivo. Ma dopo 7 mesi la squadra sembra allo sbando. Qui siamo quasi all’autolesionismo.
— Fabio Ravezzani (@FabRavezzani) February 8, 2020