Buffon: “Napoli? Se fosse stata decisiva per lo scudetto avremmo vinto”
Gianluigi Buffon ammette che la Juventus sia scesa in campo domenica sera a Napoli con la mentalità sbagliata, poi conferma di voler giocare ancora
Dopo aver ricordato a suo modo Kobe Bryant, Gianluigi Buffon è tornato sulla sconfitta rimediata dalla Juventus al San Paolo di Napoli per 2-1: “È stata una sconfitta brutta nel modo, dovevamo fare meglio. Sono quei passaggi delicati – ammette il numero uno che oggi compie 42 anni – che però in una stagione servono per ritrovare una certa fame e umiltà, per non dare nulla di scontato. Inconsciamente sapevamo di incontrare un Napoli ferito, se fosse stata una gara determinante per uscire dalla corsa scudetto, noi avremmo vinto. Spesso la consapevolezza di essere forti fa sì che non ci sia quella ferocia necessaria”.
Insomma, nonostante un vantaggio di tre punti e una rosa nettamente superiore alle avversarie, la Juve dovrà lottarsi lo scudetto fino all’ultima giornata, perché Inter e Lazio (che non gioca le coppe) non molleranno. “Sarà un campionato duro fino alla fine – continua Buffon – La Lazio sta facendo qualcosa di eccezionale, non ha partite infrasettimanali e questo inciderà tanto da qui alla fine. L’Inter non mi sorprende, conosco bene Conte e anche loro saranno lì fino alla fine. Il destino è nelle mani nostre, quando sei più forte è così. Su questa consapevolezza non ci dobbiamo abbandonare”.
Buffon: “Gioco ancora, se non c’è il crollo”
Infine, una battuta sul futuro: si dice da tempo che Buffon continuerà a giocare e lo farà ancora con la maglia della Juventus. In arrivo un rinnovo annuale. “Futuro? Arriviamo a marzo-aprile e se non ci sarà un crollo verticale… Rimango coerente con quello che sento. Aspettiamo e guardiamo, se non c’è il crollo – conclude – andremo avanti se no mi fermerò e non ci sarà problema”.