Allegri: “Dopo l’Atalanta ho sentito delle robe…”
Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Sampdoria: tra i dubbi di formazione e le ultime vincende del calcio italiano
Massimiliano Allegri non lascia trasparire nervosismo nella conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Sampdoria, nonostante la decisione del giudice sportivo di multarlo per quanto dichiarato dopo la partita contro l’Atalanta, mentre ad esempio le frasi pesanti di Da Laurentiis sono passate in cavalleria. Il presidente della Figc ha sostanzialmente dato ragione al tecnico bianconero, che è contento per essere riuscito quantomeno a sollevare un problema: “Sono più che soddisfatto – dichiara il tecnico livornese – , diciamo, il presidente federale ha preso una posizione. Credo ci siano misure preventive da prendere su tutto e per l’ennesima volta abbiamo la possibilità di sterzare. Per farlo non bisogna chiacchierare, ma fare. Questo è l’unico modo, perché credo che non vada bene niente. Io comunque faccio l’allenatore in campo, ci sono gli organi che devono decidere e speriamo che sia la volta buona per prendere misure preventive”.
Il Napoli ha intanto preannunciato ricorso contro le squalifiche di Insigne e soprattutto quella di Koulibaly, preso di mira con ululati razzisti al Meazza. Secondo Allegri comunque non bisogna fermare le partite, del resto ai bianconeri è già successo in passato con Asamoah, Pogba e Matuidi: nonostante i buu razzisti la Juventus ha continuato a giocare senza piangere tanto. “La mia posizione? Non ci si deve fermare. Solo l’ordine pubblico può sospendere una partita. Detto questo, non tollero alcuna forma di razzismo né di insulto verso le tragedie e i morti”.
Chiudere intere curvi o stadi interi serve a molto poco, è un problema culturale che lo si risolve principalmente educando: “Non so se è giusto o meno. Non sono decisioni che spettano a me. Se l’hanno presa significa che è giusto. Così si risolve un problema momentaneamente, invece il problema va risolto a monte. Se no chiudiamo gli stadi per due mesi… E poi? Bisogna educare i bambini, entrare nelle scuole. Lo sport e il calcio sono educativi, ma è un percorso da fare tutti insieme – insiste Allegri – . Altrimenti diciamo cose che poi in pochi giorni ci dimentichiamo. Noi, come presidenti, allenatori e giocatori, dobbiamo sapere che le nostre parole sono pesanti, possono avere influenza sulle persone adulte e meno adulte. Dobbiamo essere più responsabili e usare un briciolo di intelligenza per non alimentare quello che c’è già e un’esasperazione che in Italia abbiamo esagerato perché non accettiamo più né sconfitte né vittorie. Questo bisogna fare, altrimenti non serve a niente. E dispiace perché il 26 c’erano tante persone, famiglie, bambini, che sono il futuro dell’Italia. Quelli di una certa età la loro vita l’hanno fatta, ma il futuro sono i bambini e se non li educhiamo non cambia niente. Fermare le partite è solo un impatto momentaneo, bisogna essere preventivi. Dentro gli stadi c’è la tecnologia che può acchiappare quello che fa casino. È semplice, si prende e dentro lo stadio non lo si fa più entrare. Ma non possiamo risolverlo noi questo problema, ma gli organi di competenza. E se le cose le vogliono fare le fanno. Poi se no dopo si cade nell’ipocrisia e allora io sto zitto”.
Allegri e la formazione anti-Samp
Tornando al calcio giocato, domani c’è da affrontare la Sampdoria, una delle squadre più in forma del campionato: per la Juventus non sarà affatto facile, ma Allegri lascia intendere che ci sarà qualche rotazione. “Benatia e Matuidi titolari? Possono giocare, Matuidi aveva l’influenza. Benatia ha avuto un’infiammazione, ma niente di che. Sono tutti a disposizione, rientra anche Bernardeschi. Domani abbiamo una gara difficile con la Sampdoria, che è in lotta per la Champions. Noi dobbiamo prendere tre punti per chiudere l’anno al meglio. Serve una partita importante domani – evidenzia – , dobbiamo tirare fuori tutte le energie. Ci sarà bisogno dei tifosi, in modo corretto. Attacco? Dybala sta bene, anche Mandzukic e rientra Ronaldo. Ho cambi importanti in panchina, domani sarà lunga. Mercoledì doveva giocare Benatia, ma lui non stava bene e ho fatto giocare Bonucci perché mancando Pjanic avevo bisogno di un po’ di piedi dietro. Domani gioca Rugani. Quagliarella? È un giocatore straordinario, che ha sempre fatto gol e quest’anno ancora di più. Per quanto riguarda Perin, no, domani gioca Szczesny e dovremo essere pronti a preparare una bella partita”.
Allegri: “Juve in crisi, stiamo scherzando?”
Infine, una battuta sulla sessione di mercato invernale, dalla quale Allegri non si aspetta sostanzialmente alcun regalo. “Io dopo la partita di Bergamo ho sentito un po’ di robe, perché abbiamo pareggiato. Vediamo come finiamo domani, male che vada chiudiamo a 50 punti e non sono pochi. A Bergamo abbiamo fatto una bella partita, in 10 per 45 minuti contro l’Atalanta non era semplice e abbiamo chiuso in crescendo. Al momento, tolta la partita di domani che non so come finisce, la squadra ha fatto 16 vittorie e 2 pareggi che non sono pochi. Poi – conclude – siamo arrivati primi nel girone di Champions. E se sento parlare di Juve in crisi, forse il panettone è andato di traverso. Se si scherza forse lo posso accettare”.