Ziliani rincara la dose: “Nulla in confronto ai danni fatti…”

Paolo Ziliani, giornalista de Il Fatto Quotidiano nonché ex collaborare di Sport Mediaset, ha commentato su Twitter la pesantissima decisione della Corte Federale d’Appello nei confronti della Juventus per il caso plusvalenze, penalizzando la Juventus di 15 punti da scontare nella stagione corso: “La prima cosa da dire è che la stangata data alla Juventus con i 15 punti di penalizzazione è niente rispetto alla stangata che la Juventus ha dato al calcio italiano, che dal 2010 ad oggi è stato avvelenato e falsato dai comportamenti sleali del club in ogni campo.

L’ho scritto e lo ribadisco: i 9 scudetti consecutivi vinti dalla Juve dal 2012 al 2020 sono spazzatura. Sono stati conquistati nei modi che ora abbiamo scoperto, bilanci truccati, inganni di ogni tipo e club amici disposti a tutto pur di favorire il club di Agnelli.

E insomma, so che non accadrà ma il mondo dello sport dovrebbe fare come fecero al Tour de France davanti alla truffa continuata di Lance Armstrong: cancellare i 9 titoli e lasciare un lungo buco nero. E se si decidesse di premiare i secondi, tanto meglio per lo sport.

La miglior notizia, forse più ancora dei 15 punti di penalizzazione inflitti al club (ne arriveranno molti altri), sono i 2 anni di inibizione ad Agnelli (e Arrivabene) e 2 anni e mezzo a Paratici. Essendone in arrivo altri, significano radiazione dal calcio.

Come ho già detto, se nel processo plusvalenze la posizione della Juventus era precipitata grazie ai riscontri dell’inchiesta Prisma, nel prossimo processo “manovre stipendi” il club andrà incontro a un massacro. Ci sono poi altri filoni: questo vuol dire serie B o C.

Di sicuro: l’estensione a UEFA e FIFA delle sanzioni, unita alle ulteriori sanzioni che arriveranno, significa fine carriera per Paratici e cancellazione totale della figura di Agnelli. Diciassette anni dopo Moggi e Giraudo, ecco a voi i nuovi Il Gatto e La Volpe.

L’affondamento della Juventus, che l’UEFA bandirà dall’Europa per qualche stagione (ma ormai non ce ne sarebbe nemmeno bisogno) è un dolore per i tifosi juventini. Ma se dopo Calciopoli hai un presidente che insiste col “Vincere è l’unica cosa che conta”, l’hai voluto.

Tutto quel che sta succedendo l’ho scritto in questi 2 mesi sul Fatto e qui su Twitter. Sono contento che il club che ha fatto della slealtà la sua bandiera paghi oggi finalmente le sue colpe. Anche se lo scempio fatto al calcio italiano non potrà mai essere riparato.

Non ce l’ho con la Juventus, ce l’ho con chi imbroglia. E purtroppo a imbrogliare abbiamo avuto negli ultimi 30 anni prima la Juventus 1994-2006 di Moggi e Giraudo, poi la Juventus 2010-2023 di Agnelli e Paratici. Hanno portato il calcio italiano alla vergogna. Indegni”.