Ziliani non si dà pace: “Juve-FIGC, colpo di spugna clamoroso”
Ziliani torna a parlare delle questioni giudiziarie della Juve. Il giornalista, da sempre avverso al club bianconero, non riesce a darsi pace per la chiusura del caso con il patteggiamento. E cita l’avvocato Grassani.
Aveva paventato scenari apocalittici, con una retrocessione in Serie B che sarebbe stata addirittura un premio per chi meritava la radiazione. In più, la UEFA avrebbe squalificato il club per anni e anni. Non è successo nulla di tutto questo – manca ancora la decisione del massimo organismo europeo – ma Paolo Ziliani non si dà pace e continua a lamentarsi. Su Twitter il giornalista ogni giorno racconta ai suoi seguaci di come sia scandalosa la decisione della FIGC di accettare il patteggiamento della Juve – anche se bastava leggere le carte per capire che la situazione non fosse così grave dal punto di vista sportivo. Ovviamente per giustificare le proprie previsioni sbagliate parla di una sorta di favore della Federazione ai bianconeri. E per sostenere la propria tesi cita l’avvocato Mattia Grassani, indicato come super partes ma da sempre vicino alle cose di casa Napoli.
Ziliani su Twitter: “Scandalo perpetrato da Juve e FIGC, lo dice anche Grassani”
Questo il lungo sfogo di Ziliani su Twitter: “Il patto FIGC-Juve? Incredibile colpo di spugna” Premio Nelson Mandela all’eroe Mattia Grassani In attesa di conoscere le decisioni dell’UEFA sul conto del club bianconero, finalmente una voce di addetti ai lavori fuori dal coro: la Juve è stata graziata, ha falsato la regolarità dei campionati Per una volta, non c’è bisogno che io aggiunga una sola parola. Incredibile ma vero, in questa intervista concessa a Radio Capital l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, traccia con parole chiare e concetti fondamentali il quadro del vergognoso scandalo perpetrato da FIGC e Juventus ai danni degli altri 19 club della Serie A, dei regolamenti del calcio e dell’intero movimento calcistico non solo italiano ma internazionale. Premio Nelson Mandela ad honorem”.