Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, torna a parlare di Paulo Dybala a pochi giorni dal match contro la Juve. Rimasto legato all’attaccante argentino, nei mesi scorsi il patron rosanero ha attaccato Massimiliano Allegri per lo scarso impiego di Dybala, oggi, invece, fa un appunto allo staff atletico bianconero, che gli starebbe facendo mettere su troppa muscolatura: “Ho visto. Adesso spero si fermino. Paulo ha talento ed è agile: non va snaturato. Ricordo ancora quando gonfiarono i muscoli di Del Piero”, dice alla ‘Gazzetta dello Sport’.\r\n\r\nUna dichiarazione che non farà propriamente felice la Signora, impegnata a dare maggiore potenza nei contrasti a Paulo Dybala, in modo da reggere maggiormente l’urto con i difensori avversari, esattamente come faceva il suo predecessore Carlos Tevez. Quanto al ritorno a Palermo dell’argentino, Zamparini ammette di aver in serbo una sorpresa per lui: “In campo gli avversari non si festeggiano mai – prosegue – , ma a Paulo per il suo ritorno a Palermo farò il regalo che gli ho promesso: il quadro che lo ritrae, ora a casa mia al fianco di quelli di Cavani e Pastore, gli altri miei fuoriclasse”.\r\n\r\nTornando sull’affare concretizzatosi in estate, il presidente del Palermo ricorda che Dybala fu cercato anche da Inter e Milan, ma alla fine ha avuto la meglio la Juventus, facendo a suo dire un ottimo affare, visto che l’argentino vale già molto di più di quanto sia stato pagato: “Il tempo sta dimostrando che Marotta e Paratici sono stati bravi ad anticipare tutti, conquistando subito il sì del ragazzo. Inter e Milan? Berlusconi mi invitò ad Arcore per pareggiare l’offerta e Thohir venne addirittura a Vergiate per indurmi in tentazione. Ma non basta: il Psg avrebbe investito su di lui se Ibra fosse andato al Milan… La Juve ha in casa un talento che presto varrà 100 milioni e passa. E confermo quello che dico spesso: secondo me – sottolinea – resta uno che dà il meglio al centro dell’attacco”.\r\n
\r\nInfine, Zamparini parla del suo rapporto con la Juventus, partendo da alcuni aneddoti del passato: “Per ruolo sono contro il potere. Eppure fu proprio Giampiero Boniperti ad introdurmi nel calcio quando avevo il Venezia in C2: da allora abbiamo conservato un ottimo rapporto. Giraudo e Moggi? Ci trovavamo a tavola per le questioni di Lega: eravamo avversari. Insistevo per il modello inglese e la divisione degli introiti sulla base dei risultati. Annacquarono tutto con la media delle vittorie negli ultimi 50 anni: con loro in testa, ovvio”.