Non sarà una partita come tutte le altre quella di domenica per Marcelo Zalayeta. L’attaccante bolognese torna in quella che era la sua casa, Torino, e si emoziona ancora al pensiero dei gol realizzati a Barcellona e Real Madrid.\r\n\r\nMarcelo, il tuo inserimento è stato più veloce del previsto?\r\n”Ho fatto due partite dall’inizio ed è chiaro che lo stato di forma giocando arriva più velocemente. A Milano avevo fatto più fatica, col Livorno è andata già un po’ meglio ma non sono ancora al cento per cento”.\r\n\r\nMercoledì hai giocato molto per la squadra ma senza impegnare il portiere.\r\n”Sono più soddisfatto di quello che ho dato a livello di pressing, di sacrificio che non dal punto di vista tecnico e per la verità non mi piace andare a casa senza aver fatto un tiro in porta, però complessivamente sono contento della mia prestazione contro il Livorno, pur sapendo di non aver fatto cose straordinarie: ho soprattutto fatto uscire la squadra, che è poi il mio compito principale in questo periodo, dato che faccio ancora un po’ fatica ad arrivare in area per le conclusioni. Ma un po’ fa anche parte delle mie caratteristiche: non mi piace giocare stando fermo in area, preferisco muovermi e far salire la squadra, fermo restando che in carriera, pur non avendo segnato magari tantissimo, ho sempre portato qualcosa di buono alle mie squadre”.\r\n\r\nPer te la partita di domenica a Torino contro la Juventus ha un significato particolare.\r\n”Sì, è una partita speciale per me, contro la squadra in cui sono stato per tanti anni e che mi ha dato tanto. Non è la prima volta che gioco contro la Juventus dopo essere andato via, ma ha sempre un sapore particolare per me. In quel periodo alla Juve c’erano attaccanti fortissimi davanti a me, campioni che ancora adesso fanno la differenza: è chiaro che uno vorrebbe sempre giocare, ma non ho proprio nulla su cui recriminare, sono grato per la carriera che ho fatto alla Juventus. Il mio gol più importante dicono tutti che sia quello al Barcellona in Champions League, ma io ho gioito ancora di più quando ho segnato al Real Madrid”.\r\n\r\nTu e Di Vaio vi siete incontrati in quella Juventus: eravate qualcosa in più che non le riserve di Del Piero e Trezeguet.\r\n”Non penso sia stato un caso essere alla Juventus: non lo è per nessuno. E la fiducia della società e degli allenatori nei nostri confronti c’è stata. Penso che siamo una coppia ben assortita: Di Vaio è più veloce e punta di più la porta, io lo facilito a trovare gli spazi partendo da più indietro. Col passare delle partite avremo più confidenza e ci sapremo cercare meglio”.\r\n\r\nPensi che Di Vaio abbia la convinzione di poter ripetere una stagione come quella dell’anno scorso?\r\n”Sì, perché è nelle sue corde: l’anno scorso ha segnato 24 gol in una squadra che si è salvata all’ultima giornata, non è certo una cosa semplice. Quest’anno ha avuto un problema al tallone ma alla terza partita ha già trovato il gol; se poi anziché 24 ne farà 20, andrebbe benissimo lo stesso”.\r\n\r\nTrovate una Juventus arrabbiata dopo il gol annullato ieri a Genova.\r\n”Dobbiamo andare là tranquilli, sapendo che è una partita difficile e che non sarà semplice fare risultato, ma anche con la volontà di dare il cento per cento in campo. Se vai a giocare a Torino con la paura addosso e chiudendoti in difesa, prima o poi il gol lo prendi perché dall’altra parte ci sono giocatori fortissimi e non è facile restare concentrati per novanta minuti”.\r\n\r\nCome ti trovi a Bologna?\r\n”Benissimo: è una città tranquillissima, la gente è educata, posso andare dappertutto senza problemi e questo mi piace molto. Mi piacciono i posti tranquilli, tant’è vero che ho scelto di abitare fuori città, a Castel San Pietro Terme”.\r\n(Bolognafc.it)