Zaccheroni: “Credo ancora alla Champions”

Crederci fino alla fine. Alberto Zaccheroni prova atenere i suoi sulla corda: il quarto posto è ancora raggiungibile e tutti dovranno lottare fino all’ultimo respiro per questo obiettivo: «Penso e spero sia ancora raggiungibile, visto che la matematica non ci dice che è impossibile. Sicuramente è complicato, come è sempre per chi insegue. Non ho la sfera di cristallo, visto che non dipende solo da noi, ma anche dalle altre squadre. Io credo che nelle quattro partite che restano questa squadra possa dare il suo, quindi già dalla partita contro il Bari mi aspetto la conferma della capacità di stare in campo mostrata contro l’Inter».\r\n\r\nQUATTRO FINALI\r\n«Quando la matematica ci condannerà, non mi tirerò indietro. Ho accettato questo incarico per portare la Juventus in Champions League, se non dovessimo farcela vorrà dire che non avrò raggiunto l’obiettivo. Che fosse complicato lo sapevo, ero consapevole di alcune difficoltà. Quello che non avevo messo in preventivo è che la squadra continuasse a perdere uomini per strada di settimana in settimana. Pensavo che questa emorragia di uomini con il tempo diminuisse».\r\n\r\nMALEDIZIONE INFORTUNI\r\n«Il rendimento non elevato dell’attacco credo sia conseguenza delle condizioni fisiche: Iaquinta è rimasto fuori quattro mesi, è rientrato e si è fermato nuovamente. Trezeguet ha avuto diversi problemi, Amauri appena entrato in forma è stato stoppato per un mese da un altro infortunio…Se non stanno bene è difficile che riescano a dare quanto è nelle loro potenzialità.  Io resto convintissimo che in questo gruppo ci sia tanta qualità, ma per essere espressa si deve stare bene, sia a livello di testa che di gambe e questo non è sempre stato possibile».\r\n\r\nUNA ROSA DI PRIMO LIVELLO\r\n«Credo che si legga nei volti dei giocatori il rammarico di non avere una classifica rassicurante. Quando leggo che si devono sostituire tanti elementi, dico che in un’annata come questa, praticamente nessuno è sceso in campo con le gambe giuste, quindi prima di bocciare certi giocatori ci andrei piano. Sono sicuro che molti giocatori, che ora sono nel mirino della critica, faranno bene in futuro. Un esempio: Felipe Melo, uno dei più criticati, ha tanta qualità e da quando sono qui non ha fatto male, ma ha potenzialità per fare molto meglio. Non è un regista, ma è un giocatore che sa stare in partita e farsi sentire»\r\n\r\nOCCHIO AL BARI\r\n «Loro giocano con due mediani e alle volte con due mezze ali, ma non è una questione di giocatori; bisogna temere il collettivo. È una squadra organizzata e non a caso ha fatto un ottimo campionato. In ogni caso noi stiamo crescendo fisicamente, altrimenti in una partita difficile come quella di venerdì scorso non avremmo giocato così».