Non si sente particolarmente fortunato Alberto Zaccheroni, convinto com’è che alla sua Juventus stiano capitando in serie le squadre più in forma del campionato. E il Bologna vive un momento particolarmente fortunato. \r\n\r\nIL PROSSIMO AVVERSARIO: IL BOLOGNA\r\n“Andiamo ad affrontare una squadra reduce da tre partite fuori casa, nelle quali ha vinto con Bari, Fiorentina e Livorno, ha pareggiato con il Chievo a Verona, in casa con il Milan. Franco Colomba è arrivato in corsa ed è stato bravissimo a capire subito l’organico a disposizione. Senza fronzoli ha cercato di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori a disposizione, focalizzando subito l’obiettivo e ottenendo la disponibilità della squadra e i risultati”.\r\n\r\nPROGRESSI JUVE\r\n“Il successo contro l’Ajax è legato più alla compattezza di squadra che alle alchimie tattiche. Io lavoro sugli equilibri e sono i giocatori a dover interpretare i momenti individuali. Pur avendo conosciuto da poco i ragazzi, penso di poter escludere che credano di aver già risolto tutti i problemi. . La caratteristica che più mi piaciuta di più di questo gruppo finora è la compattezza. Si tengono per mano, giocano da squadra e non da singoli, ma non abbiamo ancora fatto nulla: abbiamo preso una boccata di ossigeno e ci siamo riposizionati nel gruppo. Starò attento a fare in modo che questo concetto sia ben chiaro. Io non sogno, mi do delle priorità: la prima è avere il miglior Amauri, Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Grygera…riuscire a mettere in forma tutti i giocatori a disposizione per poter scegliere chi sta meglio. Non amo mettere in campo giocatori non al meglio”.\r\n\r\nIL TERMOMETRO DEL GRUPPO\r\n“Trezeguet non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, ma parte della gara può giocarla. Essendo stato fermo a lungo è più indietro. Sissoko deve recuperare la migliore condizione: non che il suo rendimento non sia sufficiente è che siamo abituati ad avere molto di più da lui. Credo che questo momento sia la conseguenza dei diversi stop con cui ha avuto a che fare. Marchisio esterno di centrocampo con la difesa a tre? Ha le caratteristiche per farlo, ma ogni volta che si deve muovere deve pensare, perché non ha l’abitudine a giocare in quel modo e tendo a evitare queste situazioni. Sono qui per facilitare il compito dei giocatori, non per complicarlo. Melo? ha tante qualità e io sto lavorando perché le sviluppi e le mantenga, non in una sola partita, ma in tutte”. \r\n\r\nCULTURA CALCISTICA IN ITALIA\r\n“La nostra, ahimé, è figlia solo del risultato. Non mi piace fare paragoni, ma vediamo spesso in televisione il calcio straniero, quello inglese e spagnolo in particolare. Nel primo si chiede soprattutto grande generosità, nel secondo di gratificano i giocatori se propongono un buon calcio. Da noi se si vince 1-0 con un tiro in porta e otto legni degli avversari, siamo contenti. È la nostra cultura, fin dalle giovanili e con questa dobbiamo convivere”.\r\n\r\nMOURINHO? NO COMMENT\r\n“Innanzi tutto credo di avere tanti problemi da risolvere da non potermi permettere di distrarmi pensando ad altro, in secondo luogo non faccio l’opinionista e infine la Federazione non mi ha dato il compito di stabilire ciò che è giusto o no nel calcio italiano”.