Yildiz e l’addio al Bayern Monaco: “Volevano trattenermi”

Fresco di promozione in prima squadra, Kenan Yildiz ha spiegato i motivi del suo trasferimento dal Bayern Monaco alla Juventus. Poi un focus su Allegri.

Kenan Yildiz ha tutte le sembianze di un predestinato. Centrocampista classe 2005 di enorme talento, è stato promosso in prima squadra da Max Allegri di recente, e ha già debuttato tra i grandi in Serie A. Periodo estremamente felice per il 18enne, che alla BILD tedesca si è detto assolutamente soddisfatto della scelta di lasciare il Bayern Monaco per unirsi alla Juventus nel luglio del 2022. Yildiz ha rivelato degli importanti retroscena dietro al trasferimento. Di seguito le sue dichiarazioni.

Yildiz: “Ecco perché ho scelto la Juventus”

Kenan ha innanzitutto spiegato le dinamiche del suo passaggio alla Juventus, sottolinenando con decisione quanto sia fiero della scelta fatta: “Lasciare la Baviera è stato strano, ma la Juve mi ha presentato il miglior progetto sportivo in assoluto e i dirigenti del Bayern Monaco si sono mossi troppo in ritardo con il mio entourage, nonostante fossero intenzionati a trattenermi. Ho creduto fin dall’inizio alla possibilità di sfondare a Torino. In estate, mi hanno permesso di andare in tournée negli Stati Uniti con la prima squadra. E’ stato incredibile, perché ho iniziato a condividere gli allenamenti con giocatori come Chiesa e Vlahovic, che prima ammiravo soltanto in tv!”.

Yildiz ha poi parlato del suo rapporto con Allegri. Grandi elogi al mister bianconero da parte del giovane calciatore turco: “Ho un ottimo rapporto con il mister, che è un grande tecnico e anche una grande persona. Quando ho debuttato, per me, si è avverato un sogno: è stato un exploit di emozioni! Ed è speciale militare nello stesso club in cui hanno giocato dei miei idoli del passato come Baggio, Zidane e Del Piero. Per quanto riguarda la città di Torino, all’inizio sono rimasto al J-Hotel, poi i miei genitori si sono trasferiti in Italia e adesso vivo da loro. Anche il mio italiano è migliorato: capisco bene, ma ho anche iniziato a parlarlo”.