Dusan Vlahovic sta attraversando un periodo piuttosto complicato. I numeri del serbo lo dimostrano: nella sfida tra Juventus e Napoli, l’attaccante ha toccato appena 6 palloni nei primi 45 minuti, con 4 passaggi, di cui 2 sbagliati, ed è stato sostituito all’intervallo da Thiago Motta. Non segna dalla fine di agosto, quando realizzò una doppietta contro il Verona. Da allora, Vlahovic non ha entusiasmato nelle prestazioni né tantomeno nei gol.
Focalizziamo il momento del serbo nella partita col Napoli, perché i numeri di Vlahovic sono impietosi: 12 cross non sfruttati e 3 duelli persi raccontano di un giocatore che fatica ad anticipare gli avversari, sempre battuto da difensori come Rrhamani e Buongiorno nella sfida di ieri sera.
Un altro elemento evidente è che Vlahovic non è un attaccante che partecipa attivamente alla costruzione del gioco. A differenza di giocatori come Zirkzee, che con Thiago Motta ha mostrato di essere un elemento offensivo capace di segnare e creare occasioni per i compagni, Vlahovic è un finalizzatore puro, un “animale da area di rigore” che necessita di palloni giocabili per esprimere al meglio il suo potenziale. In sostanza, la squadra deve giocare per lui e, se questa non riesce ad adattarsi all’attaccante, i risultati fanno fatica a cambiare scenario.
Ci sono molte domande sul futuro di Vlahovic in bianconero. In diversi contesti tattici, dalla gestione Allegri a quella di Motta, il serbo ha sempre faticato a emergere. Nonostante i cambi di moduli e compagni, il rendimento di Vlahovic non è migliorato in nessun modo. La Juventus non sembra riuscire a sfruttare al meglio le qualità del suo attaccante, e il rischio è che continui a essere sospeso tra l’essere e il non essere considerato il centravanti ideale per questa squadra, come più volte espresso anche dai tifosi sul web ed in tv.
Le prestazioni di Vlahovic aprono un dibattito tra i tifosi e solleva ulteriori interrogativi sulle future scelte della dirigenza: il serbo è un giocatore da Juventus?