Nel mondo del calcio, e chi lo segue lo sa molto bene così come chi lo vive sulla propria pelle, è terribilmente facile passare dall’essere una nullità incapace persino di giocare ad un gioco semplice come il calcio, all’essere al centro dei riflettori, etichettato come uno dei calciatori migliori del panorama attuale. Quello di cui però non è a conoscenza la gente che segue questo sport, e che invece conosce benissimo chi di questo gioco ne ha fatto la propria vita ed il proprio mestiere, è quanto possa essere difficile affrontare le critiche di chi ti guarda da fuori e ti giudica ma che non sa in realtà quanto quel giocatore stia lottando per superare problemi fisici e/o psicologici che fanno andar male una semplice stagione e lo portano ad essere etichettato come “scarso”.
Nel mondo odierno, anche in quello del pallone, si critica qualcuno con troppa facilità. In un certo senso si è perso l’uso del “mettersi nei panni altrui”, un concetto banale ma che spesso potrebbe evitare situazioni ed esternazioni poco piacevoli. Per contro è diventato assurdamente difficile dimostrare a qualcuno quanto valga davvero un giocatore. Esempio lampante di quanto detto, è ciò che è avvenuto, e sta avvenendo tutt’ora, a due giocatori della Juventus. Per due anni Dusan Vlahovic e Federico Chiesa sono stati etichettati dai più come “pippe” no meritevoli di vestire la maglia bianconera. Il motivo? Il serbo non segnava più valanghe di gol come a Firenze mentre l’esterno, a seguito del brutto infortunio al ginocchio, non era più lo stesso dei tempi d’oro.
Una situazione decisamente paradossale che ha portato molti dei tifosi bianconeri a chiedere a gran voce la cessione di uno dei due se non addirittura di entrambi. Eppure i due giocatori della Juventus hanno dovuto affrontare un periodo complicato sia a livello fisico, Vlahovic con la pubalgia e Chiesa con i residui dell’infortunio al ginocchio, ed anche a livello psicologico. La paura di non tornare più gli stessi per colpa dei problemi fisici, l’avere paura di provare certi movimenti o giocate, la paure e le critiche ne hanno condizionato lo stato emotivo. Ad oggi però quegli stessi tifosi che hanno passato un’estate a criticarli sono gli stessi che hanno inneggiato il loro nome allo Stadium dopo i tre gol rifilati alla Lazio.
Per chi tifa Juventus, sa benissimo che il motto del club è “Fino Alla Fine“. Ossia non bisogna mai gettare la spugna finché non arriva la fine. I bianconeri hanno sempre dimostrato quanto queste parole non fossero semplicemente parole ma fatti. Come dice il radiocronista Francesco Repice: “La Juventus non muore letteralmente mai“, ecco questa frase riassume quello che significa essere Juventus, essere parte della Juventus. Dusan Vlahovic e Federico Chiesa questa frase l’hanno fatta loro ed hanno incarnato perfettamente lo stile ed il dna del club. Nonostante due intere stagione giocata sottotono, le critiche infinite, le voci di sempre più probabili cessioni, gli infortuni e un feeling che sembrava totalmente assente. I due calciatori sono riusciti a rialzarsi e a ricostruire ciò che erano un tempo.
La coppia Vlahovic-Chiesa, quella dei sogni della Juventus, è tra le migliori d’Europa. Soltanto due veri e propri fenomeni stanno facendo meglio dei due juventini, chi? Ovviamente Kylian Mbappé ed Erling Haaland. Ben sette le reti realizzate dal duo bianconero fin qui, numeri da extraterrestri che, fino ad agosto erano impensabili. Eppure oggi quelle due “pippe” sono una delle migliori coppie gol del panorama europeo. Meglio anche di Lewandowski e Ferran Torres del Barcellona (6reti) e persino di Harry Kane e Leroy Sané del Bayern Monaco (7).
La Juventus quest’anno è assente dal palcoscenico continentale ma punta a ritrovarlo in fretta proprio grazie a Vlahovic e Chiesa. Ironia della sorte la coppia che il mercato avrebbe potuto separare se solo fosse andato in porto lo scambio tra il serbo e Lukaku. Vlahovic invece è rimasto e con Chiesa ora possono, insieme a Massimiliano Allegri, lanciare la sfida scudetto all’Inter. Il tecnico non vuole parlare di titolo in questo momento e mantiene il mirino puntato sul quarto posto. Tuttavia la classifica racconta, ad oggi, che sono proprio è proprio la Juventus la prima inseguitrice dei nerazzurri. È un duello che sta nascendo, o meglio, che sta tornando e lo sta facendo a suon di gol. Quelli di Vlahovic e Chiesa da una parte e quelli di Lautaro Martinez e Thuram dall’altra. Lo scudetto dunque passa anche per queste due super coppie gol.