Abbiamo esaurito gli aggettivi per descrivere questa Juventus in questo straordinario inizio di stagione. 10 vittorie su 10 e tutte ineccepibili. Fra gli addetti ai lavori chi ha titolato ”10 e lode” chi ”10 +”, altri si sono spinti a ‘la Juve suona la decima” come ad ispirarsi ad una sinfonia. Effettivamente non era mai successo, nel campionato italiano, che una squadra vincesse tutte e 10 le partita iniziali comprensive di coppe. È la prima volta quindi in assoluto anche per noi, che in Italia di vittorie ne contiamo moltissime. Non so come sia nella storia degli altri campionati esteri, certo quest’anno la Juventus è l’unica anche in Europa. Che dire dopo questa premessa? Anche io con i passati articoli ho parlato di Juve quasi perfetta e di vittorie in scioltezza. Ma la differenza vera e tangibile, con l’Udinese, è che la Juventus ha espresso oltre a un gioco redditizio, con una vittoria senza sbavature , un gioco arioso e brillante. Quel famoso gioco spettacolare di cui molti parlano da mesi, ma di cui non sempre si vedevano tracce. Questa è stata la grande novità.
Per una volta la squadra ha giocato per tutti e 90 i minuti in attacco, senza per questo attuare un gioco frenetico e dispendioso, ma con un costante possesso di palla e una fase difensiva praticamente posta nella metà campo avversaria, dove il recupero palla era assolutamente immediato. Questo nonostante Allegri non sia un cultore del bel gioco per sua stessa ammissione e nonostante l’utilizzo in campo di giocatori di quantità come Matuidi, Bentancur e Mandzukic. È stata senza dubbio la Juventus più bella della stagione. Seppure si è concesso qualcosina all’Udinese, vedi palo esterno e tiro salvato sulla linea da Alex Sandro, e questo non sarà piaciuto di certo al Mister, la Juventus ha costruito moltissime palle gol con uno Scuffet sopra gli scudi che ha di fatto evitato che il passivo fosse più pesante.
Per quale motivo la Juve ha giocato così bene non è dato sapere. Si possono solo fare delle ipotesi in attesa di nuovi ulteriori riscontri. Forse l’effetto Ronaldo inizia a farsi sentire. Un giocatore per cui, come dicevano anche in telecronaca, non è contemplato il passaggio all’indietro. Un giocatore straordinario che anche quando non segna è una costante minaccia per gli avversari e che gioca a un ritmo e velocità incredibile e spesso imprendibile per tutti. Il gol che ha fatto è di una rara bellezza per forza, precisione e coordinazione. Forse il bel gioco è fisiologico quando metti in campo tanti piedi buoni. Dybala ha iniziato a carburare come deve esser da par suo, Cancelo è una straordinaria sorpresa e c’è chi parla di esterno più forte del mondo, da dietro Bonucci quando deve costruire e lanciare è una garanzia di precisione, Pjanic sembra addirittura limitarsi in quanto ci sono già altri portatori di estro in quantità e sembra lui stesso più preoccupato di dare alla squadra equilibrio. Il che è emblematico di quanta qualità c’è riposta in campo. E ricordiamo che Bernardeschi entra a partita in corso e Douglas Costa era indisponibile.
Altra considerazione che posso fare è che ora i ragazzi iniziano a conoscersi meglio e l’intesa in campo migliora di conseguenza. Ovviamente, era necessario un periodo di rodaggio e forse questo sta finendo e da ora ne vedremo delle belle. Io da parte mia che non sono un cultore del bel gioco in quanto fine a se stesso, posso dire in tutta onestà che vincere così è decisamente bello e godereccio. A Udine sembravamo gli Harlem Globetrotters chissà che col tempo diventiamo noi i nuovi Galacticos. Resto comunque fortemente attaccato al mio credo che vincere è più importante di ogni altra cosa e che se a Udine giganteggi e poi non vinci non è contento nessuno. Tuttavia vincere così fa veramente bene alla salute e dà un senso di sicurezza nei propri mezzi davvero assoluto. Credo che se continuiamo di questo passo la difficoltà per il mister sarà tenere tutti umili e concentrati soprattutto nelle partite facili, perché la prova di forza che la Juve sta dando in questo primo mese di stagione è davvero qualcosa fuori dal comune.