Paulo Dybala, centravanti argentino della Juventus, ha risposto alle domande dei baby giornalisti a Vinovo. Fermo ai box per infortunio, l’ex Palermo si è sottoposto con il sorriso sulle labbra alle domane simpatiche di tanti piccoli tifosi bianconeri. “Qual è stato il mio primo gol da bambino? “È difficile… non è facile da ricordare, però una delle cose che mi ricordo è che davanti a casa mia, con i miei fratelli, abbiamo disegnato una porta sul muro di casa; mamma e papà quando hanno visto che abbiamo graffiato tutta la casa ci volevano ammazzare. Lì ho cominciato a fare tanti gol con i miei fratelli, avevo circa 2-3 anni”.\r\n\r\nAl bimbo che gli chiede cosa farebbe per diventare più forte se potesse tornare indietro, la ‘Joya’ replica:\r\n\r\n“Una cosa che mi piacerebbe fare è migliorare con il destro – ammette – , perché non sono tanto capace come con il sinistro. E anche un po’ la forza fisica in palestra, che ho cominciato a fare qua alla Juve. In Argentina e quando sono arrivato a Palermo la facevo poco”.\r\n\r\nOrmai l’argentino si è abituato ai grandi palcoscenici, ma ammette che l’emozione prima delle partite è sempre tanta.\r\n\r\n“Non è facile perché da quando usciamo dall’albergo e saliamo sul pullman fino allo stadio – spiega – , ci sarà mezz’ora e comincio già a immaginarmi la partita, quindi comincia da lì non solo da quando entro in campo. Poi per fortuna faccio quello che mi piace, quindi una volta che entro in campo sono con la testa tranquilla perché so che devo entrare e dare il meglio di me come ho preparato durante la settimana”.\r\n
\r\nLa Juve è una grande famiglia e all’interno dello spogliatoio ci sono tanti burloni, difficile scegliere il numero uno…\r\n\r\n“Ce ne sono tanti, Dani Alves è uno, Gonzalo Higuain, Asamoah, è un bel gruppo. Per fortuna siamo tutti allegri, ci divertiamo dentro lo spogliatoio e questo fa un grande gruppo. Questo si vede in campo. I nomi che mi chiedi sono quelli, Dani Alves, Higuain, Evra, Gigi, Bonucci, Chiellini un po’ meno, però tutti sono divertenti”, continua.\r\n\r\nQuando perdi una partita – chiede un altro baby cronista – , poi negli spogliatoi ti metti a piangere?\r\n\r\n“Una sola volta mi è successo – ammette – , in Argentina, dopo aver perso una finale. Avevo 17 anni, però poi non mi è mai capitato. In quel momento era tanta la voglia di vincere e dopo aver perso sono entrato nello spogliatoio e ho cominciato a piangere. Poi per fortuna le altre finali che ho giocato qua le ho vinte, quindi non ho dovuto più piangere”.\r\n\r\nCosì giovane ma già un idolo per tanti, cosa si prova ad essere Paulo Dybala?\r\n\r\n“Mi fa piacere perché è bello sentire da ragazzi così giovani come voi queste parole, io cerco sempre di dare il meglio di me, dentro il campo come fuori, perché oltre un campo di calcio c’è una vita. Ho imparato da grandi giocatori, vedevo tanti grandi giocatori quando ero piccolo come voi, avevo il sogno di essere come loro e per fortuna ci sono riuscito. Ora cerco io di dare il buon esempio per i ragazzi che stanno crescendo”.\r\n\r\nIl compagno di squadra con cui si trova meglio e gli idoli bianconeri del passato? Dybala non ha dubbi…\r\n\r\n“In questo momento sono molto vicino a Gonzalo Higuain, siamo argentini, viviamo vicini e condividiamo tanto tempo insieme. Il fatto di andare in Nazionale ci ha fatto avere un’amicizia più grande e il rapporto che abbiamo in campo è quello che abbiamo anche fuori. Un idolo che guardavo della Juve… Ne avevo due… Uno era Del Piero e l’altro Pirlo”, conclude.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=3m_w5-XC0ng