“Molto duro, a 19 anni. La lingua, il freddo, la gente, tutto della Germania era diverso da casa. Per due mesi restò il mio agente, poi da solo. A Torino? Meglio. Sto con la famiglia. Mia moglie Maria Teresa, e mio figlio Alonso, 2 anni e sei mesi. E poi, per il calore dei tifosi, la lingua, mi sento molto più vicino al Cile”.
\r\nAl centro di una diatriba di mercato, la scorsa estate, Vidal ha preferito i colori bianconeri al Bayern Monaco:\r\n
“Volevo la Juve: un grande club, conosciuto nel mondo e con un sacco di tifosi – spiega Vidal – Scelta fatta per soldi? No. Volevo venire in Italia, era il mio sogno. Non era un problema mio, semmai del Leverkusen”.
\r\nIl campionato italiano per molti è in crisi, non per Vidal, che lo ritiene di sicuro più difficile della Bundesliga.\r\n
“Qui è difficile giocare, contro qualsiasi squadra. Molto più duro della Bundesliga. Le prime panchine? No, sempre tranquillo. Sapevo che all’inizio dovevo prendere il ritmo, allenarmi e aspettare la mia opportunità. Problemi iniziali con Conte? Macché. Non ho detto nulla. Ero io che dovevo ascoltare e imparare, come si muoveva la squadra”.
\r\nTra i compagni che lo hanno elogiato di più fin qui, c’è il compagno di reparto Claudio Marchisio: “corre per quattro, ha dichiarato il nazionale azzurro…\r\n
“Mi fa piacere, perché è un grande, e siamo uniti. Quando va lui resto io e viceversa. Abbiamo una buona intesa. Sorpreso dalla Juve? Sapevo che aveva avuto un brutto periodo, ma so che qua si gioca per vincere”.\r\n
\r\nDove può arrivare questa Juventus? Secondo Vidal molto dipende dalle prossime due trasferte con Lazio e Napoli.\r\n
“Siamo forti, ma ora arrivano partite difficili e dovremo giocare al 110 per cento. Se vinciamo possiamo pensare che siamo forti e che per lo scudetto ci siamo anche noi. Il miglior complimento ricevuto? Che sono un incrocio tra Conte e Davids, due grandi”.