No perché se dicono che manchi è perché la squadra va male e non sta vincendo. Siamo un ottimo gruppo, posso mancare io o Ibra o qualunque altro ma c’è chi è in grado di sostituirci, come hanno fatto Matuidi e Chantome contro il Porto.
\r\nSi passa poi ad un tema caldo. Una testata non qualsiasi come l’Equipe ha sollevato il problema della lingua e della poca comprensione linguistica tra italiani e stranieri. Ci si è interrogati se nello spogliatoio si parla italiano o francese. Verratti ci tiene a precisare che:\r\n
E’ una cosa che si dice e non capisco proprio perché, E’ chiaro che, parlando lingue diverse, magari con qualcuno non ci esci la sera a cena, ma siamo un bel gruppo, anche fuori dal campo. L’importante comunque è che tra di noi ci sia rispetto e questo succede sempre.
\r\nE a parte Sirigu nell’articolo dell’Equipe veniva evidenziata la poca attitudine a parlare francese da parte dei giocatori italiani:\r\n
Sirigu lo parla benissimo, io mi impegno, ma non è facile. Mi rendo conto che per rimanere qui è importante conoscere la lingua francese. Anche Lavezzi ha iniziato ad andare a lezione.
\r\nEcco come risponde stuzzicato sulle voci di mercato che lo vorrebbero ancora una volta legato alla Juve:\r\n
(ride) Dai siamo a novembre. Poi è normale che fa piacere sì perché la Juventus è una grandissima squadra, ma io devo pensare a giocare bene a Parigi.
\r\nParola infine al suo rapporto con Carlo Ancelotti e ad un futuro legato con il mister di Reggiolo un pò sulla graticola dopo i passi falsi nella Ligue 1:\r\n
Ancelotti rimarrà qui perché è un grande mister e il periodo negativo non è di sicuro colpa sua. La responsabilità dobbiamo prendercela noi. A volte si caccia il mister perché non si possono cacciare tutti. Ora il momento negativo è passato, abbiamo vinto con il Porto e penso che anche nella prossima partita faremo bene. Da qui a Natale dobbiamo vincerle tutte.