Venerdi nuova riunione del CdA Juventus: sarà risolto il giallo su Pavel Nedved?

Pavel Nedved: chi l’ha visto? Da circa tre mesi il ceco è scomparso dai radar bianconeri. La sua assenza è sempre più ingombrante. Alla base alcuni dissapori con Marotta – ma l’ad smentisce – o la volontà dell’ex Pallone d’Oro di fare un passo indietro? Intanto è arrivato il momento delle scelte per Conte, pronto a varare il turnover per gratificare tutti (o quasi) i giocatori del suo organico extra-large. E chissà che non ci sia spazio anche per Quagliarella, altro desaparecido bianconero. Capitolo Calciopoli. Si avvicina il giorno del verdetto sullo scudetto 2006. Il Tnas ha varato il collegio degli arbitri: il presidente Giuseppe Scandurra e gli avvocati Dario Buzzelli ed Enrico De Giovanni hanno fatto pervenire la loro accettazione all’incarico. Il lodo, rende noto il Coni, salvo proroghe dovrà essere pronunciato entro il 13 dicembre.\r\nSe tre indizi fanno più che una prova, Pavel Nedved è uscito dalla scena bianconera. Ecco i tre indizi: inizialmente annunciato con Van Basten e Platini sui green della “Vialli e Mauro Golf Cup”, il ceco non si è presentato, dribblando telecamere e taccuini, nonostante si giocasse a pochi metri dalla sua residenza torinese immersa nel verde del Parco La Mandria; atteso all’inaugurazione del nuovo stadio, lui che è pure consigliere di amministrazione ha disertato cerimonia e parata di stelle; tra i più ricercati in occasione della prima ufficiale dello Juventus Stadium, non si è palesato nemmeno domenica scorsa contro il Parma. L’ad Marotta ha smentito le voci che dicono di alcuni attriti tra lui e Nedved: “Tra di noi non c’è stato nessun contrasto sul mercato. Pavel è un consigliere di estrazione tecnica, un ruolo che in una società come la nostra deve esserci. E’ stato bloccato nel suo paese da un impegno che ha ritenuto importante, ma la sua figura è sempre rilevante nella nostra società”. L’altra tesi dice che il braccio destro di Agnelli, dopo un periodo di grande operatività (a fine maggio fu lui, di fatto, ad annunciare l’imminente arrivo in panchina di Conte), avrebbe preferito ridimensionarsi, tornando dietro le quinte del club. Una verità è attesa a breve. Venerdì, infatti, l’agenda bianconera prevede un cda per l’approvazione del bilancio. Se il consigliere Nedved non si presenterà, darà sicuramente la stura a nuove illazioni.\r\n\r\nABBONDANZA, TURNOVER, BALLOTTAGGI – Tanta scelta, nessun imbarazzo. Antonio Conte farà con ogni probabilità ricorso al turnover in vista della “settimana decisiva”, come l’ha etichettata Del Piero: domenica 18 a Siena (ore 15), mercoledì 21 in casa contro il Bologna (ore 20.45), domenica 25 a Catania (ore 15). Gran lavoro – atletico al mattino, tattico al pomeriggio – e porte chiuse a Vinovo da oggi pomeriggio a sabato, giorno della rifinitura. Tutti disponibili, tranne l’infortunato Iaquinta (ancora due settimane ai box) e, per Siena, lo squalificato De Ceglie. Due alternative per rimpiazzare il terzino aostano: “scongelare” Grosso oppure “traslocare” Chiellini a sinistra, con al centro della retroguardia il tandem Barzagli-Bonucci. A centrocampo gli unici intoccabili sembrano Pirlo e Marchisio: per adesso Vidal deve accontentarsi del ruolo di “dodicesimo titolare”. Per la corsia destra, Pepe è in vantaggio sul recuperato Krasic. Oltre al gol contro il Parma, l’ex azzurro ha mostrato grande brillantezza fisica, mentre il serbo è ancora alla ricerca della forma migliore ed è forse distratto dalle sirene inglesi che lo vogliono nel mirino del Chelsea e del Manchester United per gennaio: “Sono voci assurde – taglia corto l’agente Marko Naletilic -, Milos sta benissimo alla Juve e la società non ha nessuna intenzione di cederlo. Krasic si sta preparando al meglio per la partita di Siena, visto che contro il Parma non era in condizione a causa di un infortunio”. Quanto alla corsia opposta, Elia insidia Giaccherini, poco convincente all’esordio, con Estigarribia nella parte di terzo incomodo. Enigma, infine, in attacco. Là davanti, l’unico sicuro pare essere Del Piero. Vucinic, la punta più adatta al gioco di Conte, si candida a rilevare Matri. Ma attenzione anche a Toni e Quagliarella, con quest’ultimo intenzionato ad uscire dal dimenticatoio, dopo l’avvilente tribuna di domenica scorsa.\r\n\r\nCredits: Repubblica.it\r\nFracassi Enrico