van der vaart,Potrebbe trasfor­marsi nel più classico dei ritor­ni di fiamma tra due fidanza­ti. Van der Vaart e la Juven­tus si sono corteggiati a lungo in passato, poi le strade si sono divise. Il trequartista olande­se è poi finito al Real Madrid, mentre il club bianconero si è concentrato su altri obiettivi. Lo scenario è tuttavia comple­tamente cambiato. Van der Vaart si è pentito della scelta madridista («Non credo di re­stare. Potrei andarmene già a gennaio»), la Juventus ha rivo­luzionato il modulo (dal 4-4­2 ranieriano si è passati al 4-2-3­1 di Ferrara).\r\nE soprattutto negli ultimi tempi il Real Ma­drid, come riferiscono alcune fonti spagnole, si è convinto non solo a cedere l’olandese ­poco considerato da Pellegrini – ma addirittura a girarlo in prestito. Ovviamente con un diritto di riscatto prefissato. Le cifre sono tutt’altro che proibi­tive per le casse juventine. Il Real investì 13 milioni di euro per acquistarlo dall’Amburgo. Dopo poco più di un anno in chiaroscuro il club spagnolo sembra disposto a privarsi del nazionale olandese a prezzi di saldo: 8 milioni il punto di par­tenza, ma l’impressione è che si possa chiudere a 5. Senza contare il vantaggio del presti­to: Ferrara potrebbe valutarlo da vicino, rimandando (come anche per Caceres) la decisio­ne a giugno.\r\nLa valutazione (bassa) e la (grande) voglia di riscatto di Van der Vaart sa­rebbero di per sè due belle ga­ranzie. Ma in casa Juventus stimola soprattutto una valu­tazione di tipo tattico. Gli espe­rimenti di Ciro Ferrara conti­nuano, detto questo il 4-2-3­1 sembra essere il sistema di gioco più convincente. Con tre trequartisti da schierare con­temporaneamente Van der Vaart, a queste cifre, è una bel­la occasione. Il centrocampista olandese, per caratteristiche, può ricoprire tutti e tre i ruoli dietro il centravanti. Sulle qualità tecniche non ci sono dubbi. Gli osservatori juventi­ni in passato, ai tempi dell’Am­burgo, lo hanno seguito a lun­go. Esiste qualche remora in più, invece, a livello caratteria­le. A Madrid sta dimostrando di soffrire la concorrenza, ca­ratteristica propria dei top club. VICE RONALDO In realtà la scorsa stagione, la prima al Bernabeu, era iniziata alla grande: 4 reti nelle prime tre presenze di Liga (5 a fine sta­gione). I problemi sono iniziati dopo e sfociati definitivamente con la rivoluzione estiva di Flo­rentino Perez. Gli arrivi di Kakáe Cristiano Ronaldo gli hanno ridotto lo spazio. Que­st’anno ha collezionato sei pre­senze in campionato, una sola da titolare. Un motivo in più per cercare il rilancio altrove. La Juventus fiuta l’occasione.\r\n\r\nLeggi il resto dell’articolo sull’edizione di Tuttosport oggi in edicola