Urlo di dolore per Pio e Amedeo: se n’è andato in un letto di ospedale | Era più che un fratello
Pio e Amedeo non riescono ancora a crederci: se n’è andato in un letto d’ospedale, arriva un altro dramma per la città.
Roberto De Zerbi si è imposto fin da subito come un allenatore molto divido, quantomeno per il giornalismo sportivo italiano. Lo scorso anno, l’attuale allenatore del Marsiglia ha deciso di concedere un’intervista alla trasmissione calcistica BoboTv, vista anche la sua amicizia con l’opinionista sportivo Lele Adani.
E proprio in quell’occasione De Zerbi aveva dichiarato che si sentiva rispettato e stimato molto più in Europa che nel nostro paese, dove più di una volta si era ritrovato a subire critiche molto feroci.
Effettivamente il suo triennio alla guida del Sassuolo, la squadra che lo ha lanciato ai massimi livelli, ha fatto discutere tantissimo i giornalisti sportivi italiano. L’opinione pubblica si è divisa tra chi ne elogiava il grandissimo lavoro che stava portando al Sassuolo, facendo esplodere calciatori come Locatelli o Boga, e chi invece ha sempre sostenuto che sia un tecnico più interessato a fare bella figura che a vincere le competizioni.
Critiche con cui in realtà il tecnico italiano ha dovuto convivere fino alla sua esperienza al Brighton, che ha dimostrato al calcio europeo tutto il suo talento.
Il Foggia ha una delle tifoserie più calde d’Italia
La sensazione, vista anche la sua giovane carriera, è che De Zerbi sia un prestito basti solo ripensare alla prima esperienza con cui si è messo in mostra nel calcio italiano alla guida del Foggia in Serie C.
Il tecnico aveva creato una squadra che giocava a memoria e che aveva fatto innamorare i tifosi, eppure molti già in quel momento lo ritenevano più interessato al bel gioco che ai risultati. De Zerbi è rimasto legatissimo a Foggia, e d’altronde si tratta di una piazza con un tifo davvero caldo e coinvolgente.
Pio e Amedeo sconvolti, un’altra tragedia colpisce Foggia
Non tutti lo sanno, ma anche i due comici Pio e Amedeo sono due tifosi sfegatati del Foggia, che d’altronde è la città in cui sono nati e cresciuti. In questi giorni però due sono stati sconvolti da un terribile lutto nella loro città, e che coinvolge proprio la loro squadra del cuore.
Dopo il termine della gara Potenza – Foggia, c’è stato infatti un incidente mortale che ha provocato la morte di Samuele, un ragazzo di 15 anni che stava tornando in macchina a casa dopo aver visto la partita. Una perdita terribile, con l’intera comunità foggiana che si è stretta intorno alla famiglia del ragazzo.