Una zebra… camaleontica

Dopo l’articolo sulle pagelle del derby d’Italia di ieri sera, molti di voi hanno espresso la propria opinione in merito. Si sa, perdere fa male e contro gli acerrimi rivali lo è ancor di più. Molti hanno attribuito la “colpa” alla testardaggine di Mr Conte reo di schierare il suo 3-5-2, che ormai è diventato come la Bibbia per i nostri avversari; a questo però, aggiungerei, per continuare il paragone, che la Juve rappresenta il Papa, perché esprime il miglior calcio con tale modulo, e pare che in Italia questo basti e avanzi.\r\n\r\nAltro punto cardine dei vostri commenti è stata la “formica atomica” Sebastian Giovinco: “non è un giocatore da Juve!” dicono alcuni. Come anche il danese Bendtner, che se nelle prime uscite ci aveva convinti, ieri non ha dato il meglio di sé. Anche qui vorrei dir la mia: ricollegandomi al discorso del modulo, dico che Giovinco e Bendtner sarebbero utilissimi in un 4-3-3, il primo a dribblare e crossare (o rientrare e tirare a giro) sulla fascia sinistra con buona pace di Asamoah che farebbe un po’ di turn over a centrocampo, il secondo usufruirebbe al meglio di tali cross sia dalla fascia sinistra che da quella destra, servito da Vucinic o Isla o Giaccherini (insomma le alternative non mancano). Purtroppo nel 3-5-2 Seba non si esprime al meglio, fatica e non poco ad affrontare le torri centrali delle difese avversarie, facilitate dal fisico nei contrasti con l’ex-parmense, mentre il danese non può e non deve fare il lavoro “sporco” di Vucinic.\r\n\r\nL’anno scorso, soprattutto ad inizio campionato, la Juventus era una squadra camaleontica, cambiò molti moduli fino a stabilizzarsi con l’ormai consueto 3-5-2; ma attenzione, gli uomini in rosa dicono che la variabilità dell’assetto bianconero può cambiare, vuoi ad inizio partita, vuoi a partita in corso.\r\n\r\nCon il discorso appena fatto, non voglio assolutamente sminuire il lavoro fatto fino ad ora da Mr Conte, che ci ha portato a stravincere un campionato e ad arrivare a 49 risultati utili consecutivi, e di sicuro una sconfitta non potrà far perdere la fiducia che ho nella Vecchia Signora, ma forse ed in determinate partite, bisogna riprendere la nostra imprevedibilità tattica che tanto aveva stupito l’anno scorso.