Ci dovremmo essere abituati direte voi? E invece no. Più che altro ci siamo stufati. Ci siamo stufati di quelli che han orecchie per sentire solo quello che fa comodo a loro e provano indignazione a comando, solo esclusivamente quando di mezzo c’è la Juventus e quando dall’altra parte c’è un interista, vedi l’ex Balotelli. Si è fatto un gran parlare degli ululati razzisti contro Balotelli, c’è stata anche la squalifica del campo, eppure ieri Melo è stato trattato allo stesso modo e nessuno oggi lo scrive (a parte i soliti noti). Gli ululati contro Melo si sentivano molto chiaramente anche dalla TV, perché oggi nessun media ‘generalista’ ne parla? Bisogna pensare che al Franchi si può ululare mentre all’Olimpico di Torino no? Oppure che Melo non sia abbastanza nero, oppure perché è un ex , oppure ditemi voi perché oggi nessuno ne parla? Lasciamo stare, parliamo di Heysel, capitolo secondo del tifo viola che è pure peggio del primo. Ho la sfortuna o la fortuna fate voi di avere dei carissimi amici d’infanzia che sono iscritti da 20 anni nei Drughi, gli ultras della curva bianconera e seguono la Juve anche nelle trasferte e stamattina parlando con uno di loro mi diceva di come molti ‘’Alè , alè’’ della curva viola in realtà erano dei più vergognosi e meno anonimi ‘’heysel , heysel’’ senza contare la famigerata canzoncina intonata sulle note di ‘’Montagne verdi’’ che per le occasione s’intitola: ‘’Ti ricordi lo stadio heysel?’’,che anche ieri è stata intonata più volte e dall’intera curva. Anche ieri tutti i giornalisti in tribuna stampa sono stati colti da sordità improvvisa. Nessuno sente ciò che non vuol sentire .Tutto questo appare ancora più vergognoso e triste quando si scopre come domenica sui giornali cittadini pseudo giornalisti di fede viola scrivevano articoli in cui si celebrava il tifo viola e si denigrava la Juventus e i suoi tifosi: pezzi come ‘Le 15 regole per non tifare Juve’, uscito su ‘La Nazione’ e dove appunto si dà fondo a tutti i luoghi comuni e le banalità assortite sulla Juventus ladra, decantando le lodi di Firenze e dei fiorentini come culla di civiltà (anche questo in verità luogo comune assai banale). Forse qualcuno dovrebbe avere un po’ di pudore e ricordarsi dei precedenti della propria squadra oltre a quelle dei propri tifosi. Quelle di cui abbiamo detto già, ma anche un insolito passaggio dalla C2 alla B senza passare dalla C1 a danno del Pisa. O quelle di una squadra, in cui giocavano gente come De Sisti, ad esempio, passata agli annali come una delle più ‘’ammalate’’ della storia, con diversi componenti della rosa vittime di gravi patologie. Mai nessun processo doping ha toccato certe vicende. Come al solito i ladri e i dopati sono sempre gli stessi, quelli vestiti di bianco e nero.\r\n\r\nAlessandro Magno