Ultim’ora Nazionale: ELIMINATA D’UFFICIO DALLA COMPETIZIONE | È arrivato il comunicato ufficiale

L’annuncio è stato reso ufficiale nelle ultime ore, i tifosi sono sotto shock: la Nazionale è definitivamente fuori dalla competizione
Ha del clamoroso l’annuncio emanato ufficialmente nelle ultime ore. Riguarda una Nazionale, che incredibilmente non potrà partecipare al prossimo Mondiale 2026, rendendo dunque inutile disputare le partite di accesso alla competizione.
La pausa dai vari campionati era stata utilizzata proprio per questo motivo. Attualmente le squadre sono impegnate tra la Nations League, che si concluderà nel mese di Giugno ed i match di qualificazione ma ad una di queste non sarà possibile.
Una decisione arrivata davvero come un colpo di scena, dinanzi alla quale neanche la Federazione del paese o il suo Governo possono far qualcosa. E a rimetterci sono i calciatori ed i tifosi, andati giustamente su tutte le furie per quanto successo.
Parliamo di una Nazionale Africana, che ha giocata l’ultima partita nel lontano 2020, prima di ritirarsi definitivamente dopo aver affrontato il Marocco. Un evento che l’ha inevitabilmente condannata all’ultimo posto del Ranking FIFA, addirittura al 211 esimo, ritenendola come non classificata.
Nazionale bloccata
Parliamo dell’Eritrea, un paese dell’Africa nord-orientale sulla costa del Mar Rosso. In questo Stato vige ancora la dittatura, il cui capo è Isaias Afewerkim, in carica dal lontano 1993, il quale ha deciso di bloccare la Nazionale poichè lo sport era divenuto un mezzo per scappare dal paese.
Non solo nel calcio, ma in tutte le discipline gli atleti eritrei fuggivano all’estero, non facendo mai ritorno. Basti pensare che fino al primo decennio degli anni 2000, più di 80 atleti sono scappati dal paese grazie alle trasferte, presentando domanda di asilo nel paese in cui arrivavano.

Esclusa dalle competizioni
Per questo motivo il regime ha deliberato l’esclusione della Nazionale eritrea da qualunque competizione. Nel caso in cui volessero partecipare, ha imposto loro una tassa di ben 6 mila euro per partecipare a qualunque manifestazione sportiva, una cifra da capogiro in proporzione alla loro economia. Si tratta di una somma almeno 15 volte superiore al salario medio di un cittadino del paese e quindi impossibile da esercitare per chiunque.
A questo si aggiunge che chiunque metta piede al di fuori del terreno eritreo è costantemente sorvegliato, e che nel caso non vengano rispettate le regole imposte si hanno conseguenze irreversibili su se stessi e sulle proprie famiglie. Un vero e proprio disastro umano, amplificato dal fatto che nello Stato africano non ci sono università o media indipendenti, risultando sempre più abbandonato a se stesso.