Ultim’ora: Esonero Conceicao, hanno fatto esattamente come con Fonseca | Il tempo è finito
Anche Conceicao ha subito lo stesso trattamento di Fonseca, un altro portoghese lascia la panchina del Milan, la società si è decisa
L’eliminazione in Champions League per mano del Feyenoord avrà delle importanti conseguenze sul proseguo della stagione del Milan. Tutti sono stati messi in discussione dalla dirigenza rossonera che studierà nei prossimi mesi su chi puntare per costruire un nuovo ciclo, dopo il tentativo fallito di intraprenderlo in quest’annata altalenante.
Gli investimenti sono stati cospicui anche nella finestra di riparazione e la proprietà era certa di poter rientrare, almeno in parte, dalle spese con i ricavi che avrebbe provocato la qualificazione agli ottavi, prima sfumata a Zagabria e poi a San Siro contro gli olandesi.
Adesso testa al campionato dove sarà fondamentale centrare il quarto posto, posizione ambita da diversi club. Dopo la trasferta di Torino i rossoneri recupereranno la gara di Bologna, per quello che è un match da non fallire.
La squadra guidata da Sergio Conceicao è a pari punti con gli emiliani e in caso di vittoria potrebbero portarsi a due lunghezze di distanza dalla coppia formata da Juventus e Lazio che occupa l’ultimo posto disponibile per tornare in Champions.
Il bilancio di Conceicao da quando si è seduto sulla panchina del Milan
E proprio l’allenatore portoghese è riuscito a portare a casa una media punti soddisfacente nei primi due mesi al timone del club, oltre ad alzare il trofeo della Supercoppa Italiana.
Le battute d’arresto in campo europeo rischiano di vanificare il buon lavoro svolto e il rendimento ottenuto dalla sua squadra. Stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, il futuro del tecnico è appeso ad un filo.
Il contratto che ha firmato il tecnico portoghese, dopo aver preso il posto di Fonseca
Conceicao ha firmato a dicembre un contratto che dura sino al 30 giugno 2026. Percepisce un milione più bonus in questi mesi, mentre la prossima stagione il suo ingaggio salirebbe a 3 milioni e mezzo.
La dirigenza ha, però, inserito una clausola che consentirebbe di strappare in anticipo l’accordo già al termine del campionato in corso, una soluzione meno drastica dell’esonero ma che sarebbe la conseguenza dell’insoddisfazione riguardo il suo operato.