Uefa, ufficiale: “Se non terminano i campionati, assegnare i titoli”

Il presidente dell’Uefa Ceferin avvisa le leghe: se non si completeranno le competizioni, bisognerà determinare i campioni nazionali, Juve ancora scudettata?

Il presidente dell’Uefa, Aleksander Čeferin, ha rilasciato un’intervista al giornale sloveno Ekipa, nel corso della quale ribadisce di essere fiducioso sulla ripresa delle competizioni, ma al contempo avvisa le leghe nazionali. “Sono ottimista e fiducioso: la Liga sarà portata a termine così come la Serie A”, ha sottolineato il numero uno del governo del calcio europeo. La situazione non è uguale in tutti i Paesi europei e al momento nessun sa se e quando si potrà tornare in campo.

Ceferin: “Se non si gioca più determinare i campioni nazionali”

Nei giorni scorsi Ceferin aveva chiesto di finire le leghe entro agosto, ma ieri il presidente Figc Gravina ha parlato di possibilità di arrivare addirittura fino a settembre-ottobre. Eventualità che il numero uno dell’Uefa non sembra contemplare. Anzi, se non si tornerà in campo e i campionati non arriveranno a termine, bisognerà assegnare anche lo scudetto in Italia e in questo caso la Juventus sarebbe campione d’Italia per la nona volta consecutiva. “Oggi non posso promettere o garantire nulla, tutto dipenderà dalla situazione di ciascun Paese. Anche la Premier League? Non vedo come potremmo lasciare il Liverpool senza titolo: se si tornasse a giocare, quasi sicuramente lo vincerebbe, se non si dovesse giocare, sarebbe comunque opportuno annunciare i risultati e determinare i campioni delle rispettive leghe nazionali; e anche in questo caso, non vedo come potrebbe vincere il titolo qualcun altro se non il Liverpool. Capisco che i tifosi dei Reds possano essere delusi in caso di vittoria in uno stadio vuoto – aggiunge Ceferin – , ma in un modo o nell’altro penso che vinceranno la Premier”.​

Uefa: nessuna modifica al programma Champions

Quanto alle coppe europee, per ora non sono contemplate modifiche alle modalità di assegnazione del trofeo. Se si tornerà in campo, lo si farà con le stesse regole di prima, niente turni unici e altre cose strane. “Per quello che sappiamo oggi, la Champions si chiuderà nelle stesse modalità con cui si sarebbe dovuta giocare prima della sospensione. Non possiamo esserne sicuri, ancora non possiamo sapere se nella finale o in qualsiasi altro evento ci saranno o meno i tifosi, ma dobbiamo farci trovare preparati per tutti e due gli scenari. Dipende tutto dalla pandemia – conclude – ma al momento ripeto che contempliamo una normale chiusura della Champions”.